La sindrome premestruale è una condizione che colpisce molte donne causando sintomi fisici ed emotivi che possono diventare invalidanti compromettendo il livello di benessere generale. Il trattamento può consistere in cambiamenti dello stile di vita oppure in terapie più complesse che coinvolgono professionisti della salute mentale e medici specialisti.

Il ciclo mestruale è una sequenza di stadi fisiologici che le donne attraversano ogni mese, caratterizzato da variazioni ormonali che preparano l'utero ad una possibile gravidanza. Le principali fasi del ciclo mestruale sono tre:

  • Fase follicolare che va dal primo giorno di mestruazione fino alla formazione del follicolo ovulatorio
  • Fase ovulatoria in cui si verifica un picco improvviso dell’ormone luteinizzante (LH) che determina l’ovulazione e la formazione del corpo luteo
  • Fase luteale (o luteinica) in cui se l’ovulo è stato fecondato, l‘utero è pronto per accogliere l’embrione mentre se l’ovulo non è stato fecondato si assiste ad un importante abbassamento dei livelli di estrogeno e progesterone, il corpo luteo si distrugge autonomamente e si verifica la mestruazione dando così inizio ad un nuovo ciclo.

Ogni fase del ciclo mestruale porta con sé diversi sintomi, diverse emozioni e diversi vissuti ed è proprio durante l’ultima fase che si può verificare una combinazione di cambiamenti fisici, psicologici e comportamentali che possono influenzare significativamente la qualità di vita delle donne. Tali cambiamenti prendono il nome di Sindrome Premestruale (SPM).

Che cos’è la Sindrome Premestruale?

La sindrome premestruale (SPM) è un insieme di sintomi fisici ed emotivi che alcune donne sperimentano prima delle mestruazioni, tra cui irritabilità, gonfiore, ansia e malumore. Queste condizioni possono influenzare significativamente la qualità della vita delle donne richiedendo spesso un trattamento mirato per alleviare i sintomi e migliorare il benessere generale. La sindrome premestruale colpisce un’enorme percentuale di donne in età riproduttiva soprattutto nelle donne di età compresa tra i 25 e i 35 anni.

Il termine medico per indicare delle mestruazioni dolorose è dismenorrea. Essa è una condizione molto più comune di quanto si pensi e causa crampi addominali intensi, mal di schiena, nausea, stanchezza e più in generale una forte sensazione di malessere che pervade tutto il corpo. Tutte le donne che hanno delle mestruazioni dolorose sanno che queste sono più di un semplice disagio fisico.

La sindrome premestruale e la dismenorrea sono strettamente collegate fra di loro e in alcuni casi possono manifestarsi in modo intenso e invalidante tale da generare un disturbo disforico premestruale in cui i sintomi sono così gravi da interferire con le relazioni interpersonali del soggetto e con le normali attività quotidiane che coinvolgono la vita lavorativa e la vita sociale. Bisogna tener presente, però, che il disturbo disforico premestruale rappresenta l’estremità più grave dello spettro della sindrome premestruale ed essendo inserito all’interno della quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali 5 (DSM-5) necessita di un’approfondita diagnosi svolta da un professionista della salute mentale.

Quali sono i sintomi?

I sintomi della sindrome premestruale iniziano durante la fase luteinica del ciclo mestruale e terminano di norma entro pochi giorni dall’inizio delle mestruazioni.

I sintomi fisici più comuni sono:

  • Insonnia
  • Gonfiore e tensione mammaria
  • Svenimenti
  • Mal di schiena
  • Affaticamento
  • Crampi al basso ventre
  • Nausea e vomito
  • Problemi cutanei
  • Aumento di peso
  • Dolori muscolari

Invece, i sintomi psicologici più comuni sono:

  • Intenso malumore
  • Irritabilità
  • Letargia
  • Agitazione
  • Difficoltà di concentrazione
  • Ipersensibilità emotiva
  • Nervosismo
  • Crisi di pianto
  • Ansia

Quali sono le cause?

Le cause della sindrome premestruale ad oggi sono sconosciute ma nella letteratura scientifica essa viene definita come un problema biopsicosociale siccome ci sono diversi fattori che s’influenzano reciprocamente e determinano questa condizione fisica e psicologica. Gli elementi che influenzano lo sviluppo e l’intensità dei sintomi sono le modificazioni dei livelli degli ormoni sessuali, le abitudini alimentari, i fattori ambientali come la mancanza di supporto sociale ed emotivo, i fattori genetici e l’eredità familiare, siccome si è visto che c’è molta più probabilità che una donna sperimenti una SPM disturbante se i soggetti femminili della prima e della seconda generazione della sua famiglia hanno avuto la stessa esperienza (Zendehdel & Elyasi, 2018).

Come si può agire?

Nonostante la sindrome premestruale viene considerata dalla società un problema di salute “banale”, in realtà i suoi effetti impattano negativamente la quotidianità fino a diventare invalidanti. Spesso, a causa dei forti dolori, le donne sono costrette a non andare a lavoro o a privarsi di un’uscita con la famiglia o con gli amici. La percezione che ha la società di questa condizione femminile può portare le donne a sottovalutare i sintomi, ignorare il problema e trascurarne i suoi aspetti. Infatti, nonostante la prevalenza mondiale di tale disagio è compresa tra il 50% e il 90%, il tasso di individui che ricercano un supporto medico sanitario rimane al 15% (Armour, 2019).

Per poter capire come gestire questa sindrome è necessaria una valutazione approfondita dei sintomi attraverso una serie di domande per capire se questi si verificano ciclicamente e per identificarne il grado di intensità. L’obiettivo principale del trattamento per le donne con sindrome premestruale è di alleviare e migliorare i sintomi per consentire una vita quotidiana serena e ordinaria.

Per trattare i sintomi lievi e ridurre il dolore si consiglia di seguire una dieta sana ricca di vitamine e minerali e di svolgere esercizio fisico regolarmente, mentre nel trattamento di donne con SPM da moderata a grave è necessario un approccio olistico condotto da un’equipe di professionisti che comprenda la figura di un ginecologo, di uno psicologo e/o di un dietista.

Anche nel caso in cui si sospetti di soffrire di una forma lieve di SPM è bene rivolgersi ad un professionista della salute mentale per intraprendere una serie di colloqui che permettono di offrire sostegno psicologico alle donne anche e soprattutto in concomitanza con la prescrizione, da parte di un medico specialista, di una terapia farmacologica o ormonale.

In questo caso, lo psicologo può aiutare la donna ad affrontare i propri stati di malessere per riuscire ad esplorare e comprendere il proprio mondo interiore in modo più profondo e per insegnare le tecniche più efficaci per gestire al meglio i sintomi attraverso la lettura del rapporto che si ha con il proprio ciclo mestruale.

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Bibliografia:

  • Armour, M., Smith, C. A., Steel, K. A., & Macmillan, F. (2019). The effectiveness of self-care and lifestyle interventions in primary dysmenorrhea: a systematic review and meta-analysis. BMC complementary and alternative medicine19, 1-16. https://doi.org/10.1186/s12906-019-2433-8
  • Dilbaz, B., & Aksan, A. (2021). Premenstrual syndrome, a common but underrated entity: review of the clinical literature. Journal of the Turkish German Gynecological Association22(2), 139. https://doi.org/10.4274/jtgga.galenos.2021.2020.0133
  • Erenoğlu, R., & Sözbir, Ş. Y. (2020). Are premenstrual syndrome and dysmenorrhea related to the personality structure of women? A descriptive relation‐seeker type study. Perspectives in Psychiatric Care56(4), 979-984. https://doi.org/10.1111/ppc.12551
  • Ertiana, D., Akhyar, M., & Budihastuti, U. R. (2016). Path analysis of factors which correlated with dysmenorrhea, 136-145. https://doi.org/10.26911/theijmed.2016.01.02.08
  • Zendehdel, M., & Elyasi, F. (2018). Biopsychosocial etiology of premenstrual syndrome: A narrative review. Journal of family medicine and primary care7(2), 346-356. https://doi.org/10.4103/jfmpc.jfmpc_336_17

Sitografia: