La demisessualità lega indissolubilmente l’attrazione sessuale al legame sentimentale con l’altro.
Spesso fraintesa come timidezza, freddezza o una "fase passeggera", la demisessualità è invece una variante sana e stabile della sessualità umana.
Non capisci come le persone possano sentirsi attratte a prima vista? Senti che per te la scintilla scatta solo dopo aver costruito un legame profondo con qualcuno?
Molte persone vivono la loro sessualità seguendo un orientamento tendenzialmente demisessuale, ma può capitare di sentirsi facilmente incompresi o come un pesce fuor d’acqua in una società in cui spesso si parla di attrazione istantanea o in cui l’incontro sessuale con l’altro si slega dal legame emotivo e della relazione.
Se ti capita di sentirti “diverso” riguardo l’accendersi del desiderio sessuale, questo articolo di aiuterà a capire che non sei solo e ad abbracciare con serenità questo aspetto naturale della tua sessualità.
Insieme alla dott.ssa Primi ne esploreremo falsi miti, le sfumature relazionali e i casi in cui un supporto psicologico può aiutare.
Vuoi esplorare la tua identità sessuale in un ambiente non giudicante? Rivolgiti a un professionista: trova lo psicologo giusto per te.
Cos’è la demisessualità?
La demisessualità è uno specifico orientamento sessuale in cui l’attrazione sessuale emerge tipicamente solo dopo aver stabilito un legame emotivo profondo con un’altra persona.
A differenza di coloro che sperimentano una attrazione sessuale primaria, basata essenzialmente su fattori fisici, canoni estetici o alla chimica istantanea con l’altro, le persone demisessuali necessitano di una connessione che va oltre l'aspetto esteriore. Per loro domina l’attrazione cosiddetta secondaria dove a tenere le redini sono: fiducia, conoscenza profonda e intimità. Infatti in assenza di questi elementi anche l’attrazione sessuale non si manifesta.
L’attrazione quindi per le persone demisessuali non è una un fulmine a ciel sereno o un fuoco che divampa improvvisamente, ma una fiamma che si accende a fuoco lento con il tempo la fiducia e l’intimità.
Questo processo non è una scelta morale, né un segno di timidezza o pudore, ma una caratteristica intrinseca del modo in cui la persona sperimenta il desiderio. L’intensità i tempi e le condizioni in cui evolve sono profondamente variabili e cambiano da persona a persona o a seconda della relazione. Per alcuni l’attrazione in alcuni casi può accendersi dopo poche settimane, per altri potrebbe richiedere anni.
Anche a te capita di provare attrazione fisica solo con persone che conosci da tempo e con cui hai coltivato una relazione emotiva? Non sentirti strano ma inizia col riconoscere consapevolmente questo aspetto di te nel rapporto fisico con l’altro.
Cosa significa essere demisessuale?
Essere demisessuale significa essere una persona per cui il legame emotivo profondo è prioritario e funge da "porta d'ingresso" anche per l'attrazione sessuale. Senza un senso di fiducia, intimità e sicurezza, l'attrazione fisica non ha terreno fertile per crescere.
L’aspetto emotivo e quello sessuale sono così indissolubilmente legati che quando decade la fiducia emotiva lo fa inevitabilmente anche l’attrazione.
L'attrazione per le persone demisessuali si sviluppa con il tempo, man mano che si condividono confidenze, valori e vulnerabilità. Non si tratta quindi di una mancanza di desiderio, ma di una modulazione del suo innesco: il desiderio sessuale è presente, ma si attiva esclusivamente in un contesto di profonda intimità.
La demisessualità è compatibile con qualsiasi identità romantica e orientamento sessuale. Una persona demisessuale può essere infatti etero-demisessuale, omo-demisessuale, bi-demisessuale, pan-demisessuale, o aromantica. La demisessualità risponde alla domanda "quando e come mi sento attratto/a?", mentre gli altri orientamenti rispondono alla domanda "verso chi mi sento attratto/a?"
Interrogarsi sulla propria esperienza relazionale e sessuale può essere a tal proposito estremamente importante per conoscersi meglio e rapportarsi all’altro serenamente. Se stai cercando di capire se la demisessualità può essere parte del tuo orientamento ma hai ancora dei dubbi prova a fermarti a riflettere sul tuo vissuto. Chiediti ripensando ai tuoi legami, alle tue infatuazioni:
- in quale momento della conoscenza è scattata l’attrazione sessuale?
- cosa l’ha facilitata? (fiducia, intimità emotiva, sicurezza ecc…)?
Riflettere su queste dinamiche può offrirti indizi preziosi.
Differenza tra demisessualità e asessualità
Spesso si confondono erroneamente demisessualità e asessualità, ma si tratta di esperienze diverse. Vediamo le differenze e specificità:
- Demisessualità: l’attrazione sessuale è presente, ma tipicamente si manifesta dopo la costruzione di un legame emotivo significativo.
- Asessualità: l’attrazione sessuale è assente o molto rara, indipendentemente dal legame emotivo (pur potendo esserci desiderio di intimità, affetto o romanticismo).
In assenza di relazioni significative quindi anche una persona demisessuale può trovarsi a sperimentare una forma di asessualità e quella che può apparire come una carenza o assenza di desiderio ritrova vigore nel momento in cui si crea una intimità profonda con l’altro.
Per questo si è definita anche una sorta di area grigia che racchiude varie sfumature dell’asessualità, in cui si riconoscono coloro che hanno attrazione sessuale per gli altri molto più bassa rispetto alla media e che oscillano nelle varie fasi della vita fra demisessualità e asessualità.
Demisessualità e orientamenti sessuali
La demisessualità non è un disturbo sessuale né tanto meno non è legata al genere da cui una persona è attratta, ma alle circostanze in cui l’attrazione si manifesta. Non definisce "chi" ti attrae, ma "come" ti attrae.
È un prefisso che si aggiunge a un altro specifico orientamento sessuale o romantico. Una persona demisessuale, lo abbiamo detto in principio, può essere eterosessuale, omosessuale, bisessuale o pansessuale, può dunque desiderare partner di uno o più generi, o non provare orientamento romantico definito. L'unica condizione comune di base è che l'attrazione sessuale si sprigiona solo dopo aver creato un legame emotivo profondo.
La demisessualità è quindi un aspetto specifico, e altrettanto importante, del proprio orientamento sessuale. Riconoscerlo, validarlo all’interno dei propri legami con consapevolezza può migliorare significativamente la propria esperienza relazionale e intima con l’altro.

Come faccio a capire se sono demisessuale?
Non esistono test clinici ufficiali per determinare l’orientamento alla demisessualità.
La chiavi di lettura che hai a disposizione sono l'auto-riconoscimento, la tua esperienza pregressa e la riflessione personale. Si tratta di un lavoro di introspezione che puoi fare da solo o anche con l’aiuto di un esperto come lo psicologo se senti che possa giovare alla conoscenza di te.
I segnali che portano una persona a riconoscersi come demisessuale sono spesso sottili e si manifestano nel tempo, formando un pattern di esperienze e sensazioni.
Lo schema di fondo che si ripresenta è sempre lo stesso: il bisogno di un legame per attivare l'attrazione sessuale.
Per mettere in luce queste dinamiche e orientarti, puoi iniziare rispondendo a queste domande guida:
- ti capita mai di provare attrazione istantanea per qualcuno (che scaturisce in desiderio o fantasie) oppure hai sempre bisogno di tempo e di relazionarti con l’altro?
- le tue relazioni di coppia ed esperienze sessuali sono nate al seguito di un rapporto di amicizia con l’altro?
- sei disinteressato o a disagio di fronte al sesso occasionale o alle dinamiche di flirt superficiali, percependo gli appuntamenti come complicati e fonte di ansia?
- ti sei mai accorto che l'attrazione per un partner è svanita non perché la relazione fosse finita, ma perché il legame emotivo si era affievolito?
- provi raramente attrazione sessuale, ma quando si manifesta, il legame con quella persona è molto intenso e profondo?
La risposta a queste domande e l’analisi della correlazione fra desiderio e legame emotivo nella tua esperienza relazionale potrà fornirti delle indicazioni importanti come bussola per definire se la demisessualità può essere o meno parte del tuo orientamento sessuale dominante.
Quali esperienze possono aiutarmi a riconoscermi?
Vediamo alcuni pattern che ricorrono nella vita delle persone demisessuali in cui potresti ritrovarti:
- Relazioni “lente” in cui l’attrazione cresce con le confidenze;
- Attrazione che compare dopo atti di cura, affidabilità e vicinanza emotiva;
- Scarso interesse verso incontri essenzialmente fisici senza conoscenza profonda;
- Il sesso è visto come un'espressione d'amore e intimità, non come un atto di piacere fine a se stesso.
Ecco un ulteriore piccolo esercizio per la tua riflessione:
Mappa dei fattori facilitanti: Su una scala da 0 a 10, valuta quanto sono importanti per te questi fattori affinché l’attrazione sessuale nasca:
- Sicurezza emotiva
- Cura e premura
- Valori condivisi
- Tempo e conoscenza reciproca
- Vulnerabilità e confidenza
Quanto sono importanti per te quelle che sono le basi dell’attrazione sessuale della demisessualità? Quali sono realmente i tuoi fattori non negoziabili?
Ci sono test o criteri ufficiali per definirsi demisessuali?
No, e ricorda gli strumenti più utili per questa esplorazione non sono test, ma pratiche di riflessione personale e confronto. Un diario riflessivo sulla tua esperienza personale può aiutarti a notare i pattern nelle tue relazioni, mentre conversazioni con professionisti sull’esplorazione e la diversità degli orientamenti sessuali o il confronto con community online possono offrire un senso di appartenenza e dare un nome a ciò che provi.
Non avere fretta di trovare una etichetta al tuo essere, la tua identità può chiarirsi nel tempo in quello che è un processo del tutto naturale di conoscenza.
Stereotipi e i falsi miti sulla demisessualità
Ecco i miti più comuni confrontati con la realtà che li smonta:
Mito VS Realtà
- “È solo pudore o prudenza.” → La demisessualità è un orientamento: il pudore è un comportamento o una scelta.
- “È una fase che passerà.” → Per molte persone è un modo stabile di vivere l’attrazione; può evolvere, ma non è qualcosa da “curare” è una variante sana e intrinseca della sessualità umana.
- “Allora non ti piace il sesso?” → Non è vero: molte persone demisessuali provano piacere e desiderio, ma il suo innesco è legato all’intimità emotiva.
- “Sei freddo/a o distaccato/a.” → Questo stereotipo ignora che la riservatezza o il bisogno di tempo possono essere segni di cura e selettività affettiva, non freddezza.
Pregiudizi di questo tipo sono frequenti. È fondamentale sfatare questi miti per proteggersi da stigmi e meccanismi di auto-svalutazione. Vediamoli singolarmente nello specifico.
Perché la demisessualità non è “solo prudenza” o “pudore”
Prudenza e pudore sono scelte o atteggiamenti volontari anche legati a particolari valori; la demisessualità è invece un orientamento, un modo innato in cui l'attrazione funziona. Una persona demisessuale non ha "paura del sesso" o un desiderio debole, ma un desiderio che viene attivato da un "interruttore" specifico: il legame emotivo.
Perché non è un problema clinico o una fase passeggera
La demisessualità è una variante sana della sessualità umana. Può evolvere nel tempo, come qualsiasi altra identità, e integrarsi con altre forme di orientamento, ma non va "aggiustata". Riconosciuta e compresa può favorire il benessere personale e relazionale.
Quali sono i pregiudizi sociali più comuni?
Spesso la persona demisessuale viene etichettata erroneamente come “fredda”, “ingessata”, “bloccata”. Giudizi fatti con estrema leggerezza, che possono ferire e che impattano su autostima e relazioni, generando senso di inadeguatezza.
Per questo motivo è importante sia includere e sensibilizzare sulle varie sfumature sane della sessualità, come la demisessualità, che saper riconoscere e comunicare ad un potenziale partner questo nostro orientamento, soprattutto volto al benessere e alla salute sessuale.
Un modo utile di farlo è utilizzare una comunicazione chiara, sincera e assertiva con l’altro, come:
“Per me l’attrazione cresce quando conosco l’altro e mi sento al sicuro. Non è un giudizio sul tuo aspetto, è il mio modo di vivere il desiderio. Non si tratta di una scelta morale, ho solo bisogno di più tempo e di costruire con te un legame emotivo.”
Come vivere la demisessualità nelle relazioni
Relazioni soddisfacenti sono perfettamente possibili: richiedono chiarezza, negoziazione dei tempi e cura della sicurezza emotiva. Ecco alcuni passi pratici che possono aiutare:
- Comunicare con onestà il proprio modo di provare attrazione;
- Negoziare tempi e confini senza vergogna;
- Costruire rituali di vicinanza (tempo di qualità, attività condivise, confidenze);
- Usare linguaggi del consenso chiari per entrare nell’intimità fisica.
Come spiegare la demisessualità al proprio partner
Scegli un momento sereno. Spiega al partner il tuo orientamento, come vivi l’attrazione, non limitarti a elencare “cosa senti di fare e cose non fai”. Chiarisci che non si tratta di un è rifiuto del partner, ma della necessità di connessione per accendere il desiderio. Proponi pratiche concrete per costruire intimità e che senti possano favorire il processo di attrazione.
Miniscript utili e assertivi per aprire l’argomento:
- “Per me l’attrazione cresce con la conoscenza reciproca, quando mi sento al sicuro con te. Possiamo prenderci il tempo di costruirla?”
- “Mi aiuta quando mostri interesse per come sto e cosa provo; piccoli gesti di attenzione mi fanno sentire più vicino/a.”
- “Non è che non mi attrai: ho bisogno di fiducia e confidenza per sentire anche il desiderio.”.
Si possono vivere relazioni soddisfacenti da demisessuali?
Sì. La soddisfazione affettiva e sessuale dipende spesso dalla qualità del legame: quando le aspettative comuni sono allineate e i ritmi rispettati, molte persone demisessuali vivono relazioni appaganti.
Consigli pratici che possono migliorare la qualità delle relazioni:
- Far crescere intimità emotiva con domande profonde;
- Nutrire la comunicazione chiara e assertiva col partner;
- Mostrare vulnerabilità graduale;
- Valorizzare segnali di cura e attenzione quotidiana reciproca.
Come affrontare incomprensioni e differenze nel desiderio sessuale
È normale che i desideri in una coppia non coincidano sempre, anche quando non ci si riconosce in un orientamento demisessuale. Strumenti utili per incontrarsi a metà con il partner sono:
- Negoziazione dei tempi e del linguaggio del consenso;
- “Piani B” di intimità (carezze, coccole, contatto non sessuale);
- Richiedere una mediazione professionale quando serve.
Utilizzare un semplice schema di conversazione per mettere a fuoco i desideri reciproci, chiedendosi: Cosa desidero? cosa temo? cosa mi farebbe sentire al sicuro? E rivalutarli assieme con il tempo.

Come la psicologia aiuta nel supporto alle persone demisessuali
La psicologia ha un ruolo prezioso nel supporto alle persone demisessuali in quanto:
- Sostiene l’autoconoscenza e l’integrazione dell’identità;
- Aiuta a comunicare bisogni e limiti in maniera assertiva;
- Gestisce eventuali stigma e pressioni sociali;
- Superare stati di ansia e depressione derivanti dalla sensazione di essere "diversi";
- Favorisce l’allineamento di coppia, soprattutto quando i partner hanno orientamenti differenti (ad esempio in una relazione dove i partners sono eterosessuali ma uno di essi è tendenzialmente demisessuale).
Quando può essere utile parlare con uno psicologo
Parlare con un professionista può essere utile e trasformarsi in un atto di cura per affrontare le difficoltà che la demisessualità può portare in una società che spesso non la comprende del tutto. Un consulto può essere particolarmente utile se:
- Senti un profondo senso di solitudine, inadeguatezza o vergogna a causa della tua identità.
- Affronti conflitti di coppia a causa di aspettative o desideri sessuali diversi.
- Hai difficoltà a comunicare i tuoi bisogni o il tuo modo di essere al partner, alla famiglia o agli amici.
- Desideri uno spazio protetto e privo di giudizi per esplorare la tua sessualità e costruire una vita relazionale serena e appagante.
Rivolgersi a uno psicologo online può offrirti gli strumenti per navigare le sfide sociali, ampliare la conoscenza di te e vivere in armonia con la tua identità.
Quali benefici porta il supporto psicologico e sociale?
I benefici del supporto psicologico sono tangibili e pratici: maggiore autostima, la capacità di sviluppare un linguaggio per spiegare il proprio orientamento, e la gestione delle aspettative in coppia.
Uno psicologo può aiutarti a creare dei chiari "copioni comunicativi" per le situazioni difficili e a definire dei "piani di benessere" che ti sostengano nel vivere la relazione e la sessualità secondo le modalità dell’orientamento che senti più vicino, includendo confini chiari, l’articolazione dei ritmi e tempi nella relazione, rituali di cura e attività di condivisione con il partner.
Anche le reti di pari (community on- e offline) aiutano moltissimo: sentire storie simili riduce la solitudine e fornisce modelli pratici, aumenta risonanza e consapevolezza su un orientamento sessuale valido, ben definito su cui spesso c’è ancora poca chiarezza.
La demisessualità è un modo legittimo di vivere l’attrazione, non lasciare che i luoghi comuni errati e le pressioni sociali sminuiscano o etichettino la tua autenticità. Puoi abbracciare il tuo naturale orientamento e vivere relazioni appaganti partendo dalla consapevolezza e della chiarezza verso te stesso e con il partner.
Per trasformare la consapevolezza in azione, scegli un piccolo passo pratico da fare oggi: puoi parlare con il partner usando uno degli script che abbiamo visto nell’articolo, soffermati sulle domande di riflessione, lavorare sulla mappa dei fattori facilitanti o cercare una community che ti rappresenti e con cui confrontarti.
La chiarezza su come vivi il desiderio alleggerisce relazioni e scelte e ti aiuta a costruire legami più autentici, a stare bene con la tua essenza, ma se senti che la presenza di una guida e di un supporto professionale come uno psicologo possa favorire questo percorso personale non esitare a chiedere un consulto.
Domande frequenti sulla demisessualità
Cos'è la demisessualità in parole semplici?
È un orientamento sessuale in cui l’attrazione fisica si sviluppa solo dopo aver costruito un legame emotivo profondo con una persona.
Come faccio a sapere se sono demisessuale?
Se provi desiderio solo con persone di cui ti fidi e con cui hai creato intimità, potresti riconoscerti nella demisessualità.
La demisessualità è un orientamento sessuale o una scelta?
Non è una scelta né una fase: è un orientamento sessuale valido e naturale, come gli altri.
Esiste un test ufficiale per la demisessualità?
No, non esistono test clinici. Il riconoscimento avviene tramite riflessione personale ed esperienze relazionali.
La demisessualità può cambiare nel tempo?
Sì, come ogni identità può evolvere. Non è instabile, ma può modificarsi con le esperienze di vita.
Come spiegare la demisessualità al proprio partner?
Con chiarezza e sincerità: non è un rifiuto, ma il bisogno di tempo e fiducia per vivere l’attrazione.
Si possono avere relazioni soddisfacenti essendo demisessuali?
Assolutamente sì: se c’è comunicazione e rispetto dei tempi, le relazioni possono essere appaganti.
Come gestire le differenze di desiderio sessuale in una coppia?
Serve dialogo aperto, negoziazione dei tempi e, se necessario, supporto professionale.
La demisessualità è riconosciuta in psicologia?
Sì, è considerata una variante sana dell’orientamento sessuale umano, non una patologia.
Come affrontare la pressione sociale verso il sesso occasionale?
Riconoscendo i propri bisogni, ponendo confini chiari e circondandosi di persone inclusive.
Si può essere demisessuali e avere un’elevata libido?
Sì. Il desiderio può essere forte, ma si attiva solo con legami emotivi significativi.
Quando è utile rivolgersi a uno psicologo per questioni legate alla demisessualità?
Quando ci si sente isolati, incompresi o in difficoltà a spiegare la propria esperienza.
Come conciliare la demisessualità con appuntamenti online o dating app?
Prediligendo piattaforme inclusive e comunicando fin da subito i propri valori relazionali.
Se ti riconosci nella demisessualità e fatichi a spiegarla o viverla pienamente, contatta uno psicologo esperto in identità sessuale per un supporto personalizzato










