Comprare ti dà sollievo, ma poi arrivano il senso di colpa e la frustrazione?

Dopo una giornata pesante, entri in un negozio e ti lasci attirare da un oggetto che sembra promettere conforto e leggerezza. Lo compri, anche se in fondo sai che non ti serve davvero. Rimane nella busta, ancora chiusa, per giorni.
Ti è mai capitato di riconoscerti in questo comportamento?

Lo shopping compulsivo, o oniomania, è un disturbo spesso sottovalutato, ma che può trasformarsi in una vera e propria dipendenza comportamentale.

Cos’è la compulsione da shopping

La compulsione da shopping non è semplicemente “comprare troppo”, ma un bisogno irrefrenabile di acquistare, che spesso porta con sé sensi di colpa, ansia e un sollievo temporaneo. Non si tratta solo di una questione economica, ma di un profondo coinvolgimento emotivo.
Le persone che ne soffrono descrivono un ciclo ricorrente: tensione crescenteacquisto impulsivosenso di sollievosenso di vuoto o colpanuova tensione.

In psicologia, questo comportamento rientra tra i disturbi del controllo degli impulsi, e come per altre forme di dipendenza spesso invisibili. Ma dietro all’impulso c’è quasi sempre una storia più profonda.

Cosa c’è dietro l’impulso di comprare? Uno sguardo psicodinamico

Ti sei mai chiesto cosa cerchi davvero quando compri qualcosa che non ti serve?
Spesso, dietro un acquisto compulsivo non c’è tanto il desiderio per quell’oggetto, quanto il bisogno di riempire un vuoto emotivo, di placare l’ansia, di colmare una mancanza affettiva.

Questo comportamento può essere collegato a disturbi d’ansia o depressione, come evidenziato in uno studio pubblicato su PubMed che analizza le caratteristiche dell'acquisto compulsivo online tra gli studenti parigini.

Sulla base dell’approccio psicodinamico, il comportamento compulsivo ha una funzione difensiva, serve a tenere lontano un conflitto interno, un dolore importante e una paura. Lo shopping, in questi casi, diventa un modo per anestetizzare emozioni scomode.
È un tentativo di ricompensa rapida che però non guarisce ma nasconde solamente.

Ti sei mai chiesto cosa potrebbe cambiare se ne parlassi con uno psicologo?

Il primo passo è gratuito. Psicologo di Base crede che il supporto psicologico debba essere un’opportunità accessibile a tutti, non un lusso per pochi.

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L’oggetto come sostituto emotivo

In questo senso, l’oggetto acquistato può assumere un significato simbolico. Non compri solo una borsa, un paio di scarpe o l’ennesimo gadget tecnologico, Inconsciamente, stai cercando sicurezza, identità e conferme. La compulsione da shopping non riguarda solo l'atto di comprare, ma un bisogno emotivo più profondo che si manifesta in un ciclo di tensione, acquisto e sollievo temporaneo.

È un oggetto che ti convince di “sistemare” qualcosa dentro ma che, puntualmente, non lo fa.

Come riconoscere lo shopping compulsivo nella vita quotidiana

Riconoscere i sintomi dello shopping compulsivo è il primo passo per capire se ciò che stai vivendo è una semplice abitudine o un comportamento problematico. I sintomi dello shopping compulsivo non si manifestano solo con l’acquisto eccessivo. Spesso iniziano molto prima, nei pensieri e nelle emozioni che precedono l’atto del comprare.

Quando lo shopping compulsivo scatta all’improvviso: riconoscere l’acquisto impulsivo

A volte il gesto di comprare arriva come un riflesso automatico, non c’è riflessione, non c’è reale necessità, c’è solo un bisogno urgente, quasi fisico, di fare qualcosa.
Riconoscere questo tipo di acquisto impulsivo è essenziale per rompere il ciclo dello stesso comportamento compulsivo. Ma come capire se si tratta davvero di una compulsione e non di un desiderio momentaneo?

Ti è mai successo di tornare a casa con delle buste in mano e renderti conto, solo allora, di non ricordare nemmeno bene cosa hai comprato?
Oppure di cliccare su “acquista ora” senza averci davvero pensato, solo per placare un malessere che non riuscivi a spiegarti?
Hai mai fatto shopping online di notte, nel silenzio, quasi come se fosse un rifugio?

In quei momenti, come ti sei sentito subito dopo?
Hai provato sollievo, senso di colpa, frustrazione?
Ti sei detto “questa è l’ultima volta”, ma poi il ciclo si è ripetuto?

Acquistare per riempire un vuoto emotivo: la vera origine dell’impulso di comprare

Come poc’anzi accennato, dietro la compulsione da shopping, spesso si nasconde qualcosa di più profondo, un vuoto che cerchiamo di riempire, una mancanza che cerchiamo di colmare.
Comprendere il legame tra emozioni e impulso di comprare è fondamentale per imparare a gestire il bisogno invece di combatterlo alla cieca.

Forse in certi momenti la spinta a comprare arriva dopo una discussione, una delusione, una giornata faticosa. Ad esempio, ti è mai capitato di usare lo shopping come valvola di sfogo o premio consolatorio?
Quando ti senti ignorato, solo o sottovalutato, ti rifugi mai negli acquisti per ristabilire un senso di valore o controllo?

Riesci a riconoscere in quali situazioni scatta più facilmente quell’impulso?
Identificare questi trigger emotivi è il primo passo per ridurre il potere che hanno su di te.

Fermarsi prima di cliccare “acquista ora”: come interrompere il comportamento compulsivo

Spesso il momento critico si gioca in una manciata di secondi. Quel clic, quel gesto, è la porta che apre (o chiude) un comportamento che si ripete.
Ma c’è una strategia semplice, e potentissima: interrompere l’automatismo. Fermarsi. Chiedersi “che cosa sto provando?”. È da lì che può iniziare un cambiamento.

Prima di cliccare su “aggiungi al carrello”, ti sei mai chiesto: “Di cosa ho davvero bisogno in questo momento?”
È un bisogno materiale o emotivo?
Cosa stavi provando dieci minuti prima di entrare in quel negozio o aprire quella app?

Prova ad esplorare queste domande ogni volta che senti l’impulso. Forse scoprirai che, più che un oggetto, stai cercando conforto, presenza, sollievo.

Il confronto sui social e la trappola dello shopping online

I social ci mostrano versioni perfette di vite che sembrano sempre “maggiormente di successo” rispetto alla nostra.  Spesso, senza nemmeno accorgercene, rispondiamo con un gesto impulsivo: comprare online qualcosa per sentirci meglio.
Riconoscere questa dinamica può aiutarti a liberarti dal confronto continuo e a scegliere ciò che desideri davvero, non quello che ti fa sentire “abbastanza” solo per un attimo.

Hai mai notato quanto i social possano influenzare il tuo impulso a comprare?
Scorri le storie, vedi qualcuno che indossa un vestito perfetto, ha una casa curata, oggetti all’ultima moda… e improvvisamente senti che ti manca qualcosa.

Hai mai fatto un acquisto poco dopo aver visto quel contenuto?
Forse per sentirti “alla pari”, per colmare quel senso di inadeguatezza che a volte si insinua quando ci confrontiamo con una realtà che sembra sempre più brillante della nostra.

In quei momenti, ti sei chiesto se stavi davvero scegliendo per te… o per sentirti accettato, valido, visibile?

Ti capita spesso di comprare per sentirti meglio... e poi pentirtene?

La compulsione da shopping è un segnale, non una colpa. Puoi capirla e trasformarla, con il giusto supporto al tuo fianco.

Parla con uno psicologo specializzato

Come smettere di comprare compulsivamente: strategie pratiche per fermare il ciclo

Se ti stai chiedendo come smettere di comprare compulsivamente, sappi che ci sono strategie semplici, ma profonde, che puoi iniziare ad applicare fin da subito. Tra le strategie per evitare gli acquisti impulsivi, una delle più efficaci è quella di creare uno spazio di consapevolezza tra impulso e azione.

1. Interrompi l’automatismo

Metti uno spazio tra l’impulso e l’azione. Quando senti il desiderio di acquistare qualcosa, fermati. Respira. Prendi un foglio e scrivi cosa stai provando in quel momento. Che emozione c’è sotto? Cosa è successo poco prima?
Anche solo posticipare l’acquisto di 24 ore può aiutarti a rompere lo schema automatico.

2. Crea una lista delle “spese emotive”

Rifletti sugli acquisti fatti negli ultimi mesi. Quali sono stati guidati da un bisogno emotivo più che da una reale necessità? Cosa ti aspettavi che quegli oggetti facessero per te?
Fare questo esercizio può aiutarti a diventare più consapevole dei tuoi comportamenti.

3. Trova alternative di conforto

Il vuoto che cerchi di riempire non sparirà semplicemente evitando di comprare. Devi trovare modi alternativi per regolarti emotivamente. Quali attività ti danno piacere e senso senza passare dal consumo? Esistono strategie per gestire l’ansia quotidiana che possono rivelarsi un valido supporto. Ad esempio, la mindfulness può aiutarti a sviluppare consapevolezza e controllo nei momenti in cui l’impulso di acquistare è più forte.
Può essere una passeggiata, scrivere un diario, telefonare a una persona cara o praticare meditazione.

4. Imposta dei limiti concreti

Se lo shopping online è una delle principali fonti di compulsione, prova a:

  • disiscriverti dalle newsletter promozionali
  • cancellare le app di e-commerce
  • lasciare la carta di credito in un altro posto, fisicamente distante
  • usare solo contanti per un periodo

Piccoli cambiamenti concreti possono fare una grande differenza.

Quando è il momento di chiedere aiuto

Se senti che la situazione ti sta sfuggendo di mano, potrebbe essere il momento di consultare uno specialista. La National Health Service (NHS) sottolinea l'importanza di cercare aiuto professionale per i disturbi ossessivo-compulsivi, tra cui l'acquisto compulsivo.
Uno psicologo può aiutarti a riconoscere le dinamiche profonde che alimentano questo comportamento e accompagnarti nel processo di cambiamento.

Esistono approcci terapeutici efficaci, come la terapia cognitivo comportamentale, la terapia psicodinamica e l’EMDR, che possono offrirti strumenti preziosi per affrontare le emozioni sottostanti e trovare un equilibrio più sano.

Un messaggio per te che stai leggendo

Forse in questo momento ti senti frustrato. Magari provi vergogna o ti chiedi se riuscirai mai a cambiare. La compulsione da shopping non definisce chi sei. È solo un modo che hai imparato per cercare conforto, sicurezza e senso. Ma esistono altri modi. Altri percorsi. E puoi iniziare a scoprirli ora. Con consapevolezza, gentilezza verso te stesso e, se serve, un supporto competente, puoi interrompere questo ciclo e ritrovare la libertà. Quella vera. Quella che non ha bisogno di una borsa nuova per sentirsi intera.

Domande frequenti sullo shopping compulsivo

Lo shopping compulsivo può nascondere altri disturbi psicologici?

Sì. In molti casi, la compulsione all’acquisto è solo la punta dell’iceberg. Può essere legata a disturbi d’ansia, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo o a una difficoltà nella regolazione emotiva. Spesso, il gesto di acquistare serve a lenire un disagio più profondo, che va affrontato alla radice.

Come capire se è solo una passione per lo shopping o un vero problema?

La differenza principale sta nella perdita di controllo e nelle conseguenze emotive e pratiche. Se lo shopping genera stress, sensi di colpa, litigi con familiari o problemi economici, e se ti sembra di non riuscire a fermarti anche volendo, potrebbe trattarsi di una vera e propria compulsione.

È possibile soffrire di shopping compulsivo anche senza fare acquisti frequenti?

Sì. Alcune persone vivono una forma più “silenziosa” di compulsione, fatta di pensieri ossessivi sull’acquisto, ore passate a navigare siti di e-commerce o carrelli pieni mai confermati. Anche questo è un segnale di disagio che può essere affrontato in terapia.

È possibile superare la compulsione da shopping senza terapia?

In alcuni casi lievi e temporanei, può essere utile lavorare sull’autoconsapevolezza e adottare strategie pratiche. Ma se il comportamento si ripete da tempo e ha un impatto sulla qualità della vita o sembra “più forte di te”, rivolgersi a uno psicologo è altamente consigliato. La terapia non è un’ultima risorsa: è un’opportunità per conoscere meglio te stesso.

Lo shopping compulsivo non deve ostacolare il tuo benessere: con il giusto supporto psicologico, puoi comprendere le cause profonde, ritrovare equilibrio emotivo e riscoprire il controllo nelle tue scelte quotidiane.

Affrontare lo shopping compulsivo è possibile: grazie ai nostri professionisti, potrai intraprendere un percorso su misura, online o in presenza, per ritrovare consapevolezza, autocontrollo ed equilibrio emotivo.