Il Bonus Psicologo, finalmente realtà

Cos’è e come funziona il bonus psicologico.

Il Bonus Psicologo diventa finalmente realtà: è stato recentemente approvato dal Ministero della Salute il decreto in dieci articoli dalla Conferenza Stato Regioni. Il documento stabilisce i requisiti per poter usufruire del Bonus, le modalità di richiesta e di erogazione del servizio.
Il governo sembra finalmente aver iniziato a considerare e comprendere l’importanza della salute mentale e del benessere psicologico.
Così come citato nel Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 adottato con intesa in Conferenza Stato regioni in data 6 agosto 2020, la salute mentale rappresenta “parte integrante della salute e del benessere” che, come possiamo leggere sul sito del Ministero della Salute, “come altri aspetti della salute, può essere influenzata da una serie di determinanti socio economiche che devono essere affrontate attraverso strategie globali di promozione, prevenzione, trattamento e recupero” ma soprattutto dove si sottolinea la “necessità di proteggere e promuovere il benessere mentale di tutti i cittadini in tutte le fasi di vita”.

Complice di questa nuova acquisita sensibilità circa i temi del disagio psicologico e della promozione della salute mentale è sicuramente la pandemia, che ha travolto e sconvolto gli equilibri e le certezze facendo emergere stati di malessere preesistenti.
L’isolamento, le restrizioni, la paura del contagio, il cambiamento delle condizioni di vita, la pandemia ha amplificato il malessere psicologico che si è manifestato attraverso l’aumento di: stati d’ansia, attacchi di panico, forte tristezza, stati depressivi, insonnia, paura di ammalarsi, stress psicologico, somatizzazioni e disturbi alimentari.

Chi può richiedere il bonus psicologico 2022

Il Bonus Psicologo è un contributo per l’assistenza psicologica che può essere usufruito dalle persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica che siano nelle condizioni di poter beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

Il Bonus psicologo è fruibile per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia presso specialisti privati regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti, nell’ambito dell’albo degli psicologi, che abbiano comunicato l’adesione all’iniziativa all’ordine professionale di appartenenza.

Il CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) trasmette ad INPS l’elenco dei professionisti aderenti: tale elenco è consultabile dai beneficiari attraverso il sito INPS, il sito del CNOP ed i siti degli ordini delle regioni e delle province autonome.

Contributo e requisiti

Il Bonus è riconosciuto una sola volta a favore della persona con un reddito ISEE non superiore a 50.000 euro.
Al fine di sostenere le persone con ISEE più basso, l’importo è parametrato come segue:

• ISEE inferiore a 15.000 euro, si ha diritto ad un bonus massimo totale di 600€
• ISEE compreso tra i 15.000 e i 30.000 euro, si ha diritto ad un bonus massimo totale di 400€
• ISEE superiore a 30.000 euro, si ha diritto ad un bonus massimo totale di 200€

Modalità di richiesta Bonus 2022 psicologo

La richiesta deve essere presentata in modalità telematica al portale INPS che comunicherà, insieme al Ministero della Salute, la data a partire dalla quale sarà possibile presentare le domande di accesso al Bonus.
L’assegnazione del Bonus è garantita nel rispetto dei requisiti e in base all’ordine di arrivo delle domande, prioritariamente alle persone con ISEE più basso.
Al termine del periodo di presentazione delle domande, sarà l’INPS a redigere le graduatorie e ad individuare i beneficiari del Bonus, comunicando loro un codice univoco che attesta il valore del voucher.
Il Bonus Psicologo dovrà essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda, decorso tale termine, il codice univoco è automaticamente annullato e le risorse non utilizzate verranno riassegnate nel rispetto dell’ordine della graduatoria regionale o provinciale, individuando nuovi beneficiari.

Come usufruire del Bonus psicologico

Una volta ottenuto il codice, il beneficiario seleziona uno dei professionisti aderenti all’iniziativa e comunica il codice univoco ottenuto dall’INPS per prenotare il primo appuntamento.
Il professionista verifica la disponibilità dell’importo della propria prestazione, ne indica l’ammontare inserendo la data della seduta concordata.
Una volta erogata la prestazione, lo psicoterapeuta emetterà fattura intestata al beneficiario della prestazione indicando nella stessa il codice univoco attribuito. Qualora il beneficiario non intendesse più usufruire della prestazione può disdire l’appuntamento.
Al termine della seduta l’INPS comunicherà al beneficiario l’importo utilizzato e la quota residua.

Chi ben comincia …

Sebbene il Bonus rappresenti, almeno in parte, uno strumento emergenziale volto a fronteggiare le conseguenze della pandemia sulla psiche dei cittadini, noi di Psicologo di Base ci auguriamo che questo possa essere un primo passo verso il riconoscimento del disagio psicologico del cittadino, verso la legittimazione del bisogno d’aiuto, verso l’accoglienza territoriale e accessibile della domanda e verso la strutturazione di sistemi e percorsi preventivi.

Siamo d’accordo con David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, nel dire che questo decreto rappresenta il “riconoscimento di un principio”.
“La cifra è sicuramente simbolica – spiega Lazzari – ma il dato importante, la grande vittoria, è il riconoscimento da parte dello Stato del diritto dei cittadini ad avere aiuto psicologico” (per leggere l’intervista completa clicca qui).

Il Bonus mette in luce la necessità di una maggiore presenza e accessibilità alla figura professionale dello psicologo, delle cure primarie e quindi dello psicologo di base.
Un timido e tiepido inizio che avrà necessità di essere, nel tempo, strutturato ed ulteriormente sviluppato per poter dare una risposta costruttiva che vada nella direzione della cura a beneficio del singolo e della comunità.