Nella società contemporanea sempre più lavoratori considerano la pensione come il sogno di tutta una vita, il tanto agognato premio per una carriera dedita al lavoro e al sacrificio. Smettere di lavorare molto spesso si traduce con il riposarsi, il non dover più rivedere quegli odiosi colleghi disposti a tutto pur di rovinarti il piano ferie, la pace e la tranquillità.
Ma non è sempre oro quel che luccica. Quasi mai si considera anche l’altra faccia della medaglia, ovvero che pensionare potrebbe essere tradotto anche come l’avere a disposizione talmente tanto tempo libero da non sapere più come occuparlo.
Infatti, nella società consumista attuale, il lavoro diventa lo strumento attraverso il quale è possibile scandire il tempo della giornata, che viene convenzionalmente distinto tra “tempo libero” e “orario lavorativo”.
Se da un lato c’è chi, ancor prima di raggiungere la pensione, è riuscito a investire parte delle sue energie in hobby, passatempi e attività alternative, dall’altro lato c’è chi si sente smarrito e disorientato da tutto questo tempo di svago.
Pensionamento ansia e depressione
Non sorprenderà, quindi, trovare nella più recente letteratura scientifica articoli che mostrano proprio come il pensionamento si associa con un’impennata vertiginosa di disturbi dell’umore in soggetti della terza età, primi tra tutti ansia e depressione.
Mentre l’ansia si manifesta prevalentemente con uno stato di angoscia generalizzata, sensazione di cuore in gola e uno stato di continua apprensione e attivazione psicofisiologica, riconoscere la depressione in età geriatrica risulta essere più complicato.
Infatti, studi mostrano come i sintomi con i quali tale sindrome si manifesta maggiormente dopo il pensionamento riguardano una sensazione di vuoto interiore, che tecnicamente è più corretto chiamare “anedonia”, accompagnata spesso con problemi di sonno e difficoltà a emozionarsi ai piaceri della vita.
Riconoscere questi sintomi in tempo è fondamentale, perché solo attraverso un rapido intervento psicoterapeutico è possibile tamponare tale malessere nel migliore dei modi, scongiurando il declinare della malattia e lo svilupparsi di comorbità talvolta anche peggiori del disturbo primario stesso.
Cosa possiamo fare per riorganizzare la nostra vita dopo la pensione?
Vediamo insieme alcune strategie utili che potrebbero aiutarci a non annoiarsi:
- Una prima idea potrebbe riguardare il cogliere la palla al balzo e dedicarsi a quello che, prima del pensionamento, era solo un progetto utopico. Si potrebbe pensare di iniziare a investire parte del proprio tempo in nuovi hobby, dai più classici come il giardinaggio e la cura dell’orto, ai più strani e ambigui, come il collezionare insetti esotici oppure il diventare un maestro del feng shui, l’arte dell’arredamento armonico (a tal proposito, vi consigliamo di dare uno sguardo a questo articolo in cui è possibile trovare tanti spunti curiosi per hobby molto particolari e divertenti)
- Un facile modo per impegnare il proprio tempo potrebbe essere quello di adottare un adottare un cucciolo di cane quando si va in pensione quando si va in pensione perché aiuta a socializzare (pet terapy) e a fare esercizio fisico all’aria aperta. Infatti, alla pari dei neonati, i cuccioli sanno essere molto impegnativi e possono ripagare le attenzioni costanti che richiedono con coccole e affetto. Molti optano per un cucciolo di cane o di gatto, ma per i più eccentrici si potrebbe optare anche per altri animali più stravaganti, come scimmiette, pappagallini, camaleonti o pulcini.
- Un consiglio che ci viene dato direttamente dalla neuropsicologia è quello di impegnare il proprio tempo libero in attività che richiedono un’alta stimolazione cognitiva. Tra le varie, quella sicuramente di più facile realizzazione è quella di iniziare a studiare una nuova lingua straniera. Infatti, studi di neuroscienze mostrano come studiare una nuova lingua allena la memoria, riduce il deterioramento cognitivo, aumenta le abilità di multitasking, apre la mente, migliora l’attenzione e riduce la probabilità di insorgenza di malattie neurodegenerative (per una rassegna esaustiva vi rimandiamo al seguente articolo sui risvolti benefici che possono portare lo studiare una lingua straniera). Anche in questo caso si potrebbe optare per lingue più convenzionali per noi europei come lo spagnolo e il portoghese; oppure optare per lingue decisamente più particolari e distanti dalla nostra, come il russo o addirittura il persiano. Molte scuole offrono corsi di lingua per principianti dedicati esclusivamente a pensionati.
- Dedicare tutto questo tempo libero a scoprire nuove culture. Infatti, se prima il lavoro era talmente opprimente che i pochi giorni di ferie venivano dedicati esclusivamente al riposo, adesso si potrebbe pensare di utilizzare tutto questo tempo per viaggiare, conoscere nuove città ed esplorare posti esotici. Unitariamente alla precedente strategia, viaggiare ci permetterà anche di mettere in pratica le nuove conoscenze linguistiche che abbiamo appreso. Non ci resta che richiedere il passaporto e partire alla scoperta di affascinanti città sparse in giro per il mondo.
- Iscriversi a dei centri ricreativi per persone della terza età (quelli che conosciamo tipicamente come “centri-anziani”). Essi sono presenti pressoché in tutti i paesi, e sono un valido modo sia per fare nuove amicizie sia per cimentarsi in attività e hobby di gruppo, come i giochi di carte, le bocce e il bowling.
- Per ultimo, alcuni pensionati decidono di sfruttare quest’occasione per rimettersi sui libri. Infatti, sono molte le persone che, con il conseguimento della pensione, decidono di cominciare un nuovo percorso di studi. Si potrebbe pensare a una scuola privata per l’ottenimento del diploma (qualora esso non sia stato già ottenuto prima), oppure di cimentarsi in un nuovo corso universitario. Ad oggi, all’interno delle università italiane vi è una così grande vastità di percorsi che risulta impossibile non trovare nulla che possa fare al caso nostro e che possa stuzzicare la nostra curiosità intellettuale.
Traendo le somme, il pensionamento è sicuramente un traguardo ambito, ma bisogna prestare attenzione a non farci cogliere impreparati da tutto il tempo libero che ne consegue.
Molte sono le attività nelle quali possiamo cimentarci per occupare il nostro tempo libero e allargare i nostri orizzonti. Ciò che però non bisogna sottovalutare è anche il fatto che il pensionamento permette di avere a disposizione maggior tempo libero da dedicare alle persone a noi care. Per cui, ritagliare del tempo libero per i propri nipotini, per i figli e per il proprio partner potrebbe essere un modo gratificante e appagante per coronare una vita vissuta a pieno.