Le relazioni sane sono basate sul rispetto di quelli che sono i bisogni propri e altrui. Può però capitare che in alcune relazioni, come ad esempio quella tra genitori e figli, si instauri l’aspettativa irrealistica che l’altro soddisfi i propri bisogni attraverso manipolazioni, ricatti emotivi, minacce di abbandono e comportamenti narcisistici.

Chi sono i genitori narcisisti e come influenzano i figli

I genitori narcisisti attuano tali comportamenti perché spesso hanno dentro di sé una ferita narcisistica che, a loro volta, trasmettono sul figlio.

Vediamo insieme quali possono essere le ripercussioni sui figli nel caso in i genitori attuino queste dinamiche.

Segnali e comportamenti: come i figli vivono un genitore narcisista

Le dinamiche emotive vissute dai figli

Essere figli di genitori narcisisti significa dover continuamente comprendere da quale parte si venga attaccati, in quale gesto o parola sia racchiuso l'inganno, l'offesa, la trappola.

Significa non potersi permettere di brillare, splendere, essere felici perché il genitore narcisista lo vive come un'offesa, un tradimento che verrà punito con la demoralizzazione e la distruzione di ogni entusiasmo.

Essere figli di genitori narcisisti significa aver interiorizzato la sensazione di doversi guardare sempre le spalle, di non sentirsi mai ben accetti, accolti, che la propria vita non sia realmente “propria”, ma al servizio dei genitori, in quanto i figli vengono visti come un prolungamento di sé. 

Significa, ogni volta che si incontra una persona con cui ci si sente accettati, compresi, accolti di renderla il proprio tutto, il proprio mondo, di metterla sul piedistallo, di idealizzarla, in quanto bisognosi di un luogo relazionale accogliente da chiamare “casa”: idealizzando l’altro ci si dimentica che anche l'altro è umano e che potrebbe ferirci o sbagliare.

Essere figli di genitori narcisisti significa anche aver sviluppato una ipersensibilità in ogni interazione con l'ambiente circostante, per comprendere se è possibile essere se stessi o se ci si deve modulare e ritrarre. Questo si è appreso durante l'infanzia, quando era necessario comprendere se i propri comportamenti o parole avrebbero causato reazioni di rabbia o disprezzo nel genitore.

Così facendo, è possibile che anche in età adulta si metta in atto questo tipo di atteggiamento, sentendosi costantemente in allerta, in pericolo in presenza degli altri.

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Perché i figli di genitori narcisisti tendono a idealizzare le relazioni

Per questo si tende a idealizzare le persone che mostrano attenzione e interesse, sia in amicizia sia in coppia, arrivando a mettere la persona in cima e rimanendo ampiamente delusi ad un suo no o ad un suo allontanamento, che viene vissuto come un profondo tradimento.

L’impatto sulla vita adulta: conseguenze e ripercussioni

I figli di genitori narcisisti in età adulta si sentono orfani di genitori vivi, senza un luogo da chiamare casa, senza un posto in cui abitare. È come se vagassero con una valigia costantemente in mano, in cerca del proprio posto nel mondo in cui poter finalmente essere se stessi.

La ricerca, però, appare presto difficile e tortuosa.
Il figlio di genitore narcisista ritiene che il futuro sarà migliore, idealizza quel che verrà, pensa che prima o poi due braccia calde lo accoglieranno, cadendo spesso in dinamiche di dipendenza affettiva.

I figli di genitori narcisisti hanno bisogno di crearsi un ambiente nuovo, diverso, idealizzato, più accogliente del nido che non li ha accolti nell’infanzia. Spesso è un “luogo” dentro di loro, una sorta di giardino segreto in cui rifugiarsi quando fuori tira vento.

Conseguenze psicologiche ed emotive del narcisismo genitoriale

Rabbia, dolore e ipersensibilità: un’eredità complessa

Uno dei tanti rischi che possono correre coloro che hanno avuto genitori narcisisti è quello di covare dentro di sé rabbia e dolore che vengono fuori nelle situazioni che appaiono alla persona come trigger ovvero situazioni attivanti, che ricollegandosi alle proprie ferite interiori le riacutizzano facendole bruciare come se fossero attuali e rendendoci conseguentemente reattivi rispetto a ciò che ha riattivato il nostro dolore. Si ha l’impressione di essere come un campo minato che può far esplodere mine o un corpo tanto infiammato che anche una carezza può far bruciare.

Crescendo in un contesto familiare caratterizzato dall’egocentrismo dei genitori, i figli di genitori narcisisti sono così allenati a vedere disfunzionalità e traumi, da sentirsi a proprio agio nel dolore: attirano situazioni nocive e cercano di captare anche in contesti sani ciò che non va. 

Chi sono i genitori narcisisti?

Ogni persona al mondo è ammaccata, porta con sé ferite e dolori. C’è chi usa tali ferite come promotore di cambiamento e chi riversa sugli altri il proprio dolore, avvelenando la persona stessa e chi le sta intorno.

In particolare i genitori narcisisti sono coloro che portano dentro di sé una ferita che chiamiamo narcisistica.

La ferita narcisistica: cos’è e come si manifesta

Dal punto di vista psicologico, la ferita narcisistica è un’esperienza molto dolorosa che molte persone vivono nel corso della loro esistenza, spesso a seguito di un trauma o di una relazione disfunzionale. Questa ferita colpisce sia la mente che il corpo, minando profondamente l’identità della persona e distruggendo l’immagine che ha di sé stessa. La ferita danneggia l'autostima, frena la motivazione e l'intraprendenza, e può generare sensazioni di disperazione, abbandono, inutilità e solitudine. Tuttavia, se trattata con il giusto approccio, la ferita narcisistica può diventare un'opportunità per la crescita personale, trasformandosi in una tappa fondamentale per l'evoluzione del sé.

La ferita narcisistica e le sue cause

Spesso, i comportamenti critici, giudicanti o manipolatori di un genitore nascondono un dolore non elaborato che egli stesso ha vissuto, il quale viene, più o meno inconsapevolmente, trasferito sul figlio. 

Le ferite narcisistiche possono derivare da diverse situazioni, come l'abbandono, l'abuso fisico o verbale, o la mancanza di affetto e riconoscimento all'interno della famiglia. 

Questo danno emotivo può essere così profondo da rendere difficile per la persona riconoscere i propri sentimenti e affrontare in modo adeguato le emozioni negative. Inoltre, le ferite narcisistiche possono compromettere la salute mentale e ostacolare la capacità di instaurare relazioni sane e equilibrate con gli altri. 

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I sintomi della ferita narcisistica 

I sintomi più comuni di una ferita narcisistica sono:

  • bassa autostima; 
  • insicurezza; 
  • rabbia; 
  • depressione;
  • paura;
  • ansia;
  • incapacità di accettare le critiche o le opinioni altrui.

Si può anche manifestare ipervigilanza, auto-svalutazione e tendenza all’auto-critica. 

Nell’ambito della sfera sociale, a causa della natura profondamente offensiva della ferita narcisistica sull’identità del soggetto, le relazioni con gli altri vengono modificate fino al punto che le persone possono anche arrivare ad evitare situazioni sociali perché hanno paura di essere giudicate. 

I sintomi più comuni di una ferita narcisistica dal punto di vista relazionale sono:

  • la necessità costante di essere al centro dell’attenzione; 
  • gelosia e atteggiamento possessivo nei confronti delle persone care;
  • la tendenza ad avere relazioni interpersonali instabili.

Inoltre, possono svilupparsi comportamenti patologici come l’abuso di alcol o droghe che, anche se inadeguati, rappresentano un tentativo di automedicazione per affrontare le emozioni negative e la ricerca costante dell’approvazione degli altri.

Come superare le ferite emotive causate dai genitori narcisisti

I figli di genitori narcisisti possono sviluppare, a loro volta, una ferita narcisistica.

Per superare tale ferita, sia per i genitori che per i figli, è fondamentale concedersi il tempo di cui ognuno di noi ha bisogno per esplorare e comprendere le proprie emozioni, cercando le modalità più adeguate e funzionali alla gestione dei propri sentimenti. 

Inoltre, un’elaborazione intergenerazionale cha aiuti la comprensione del dolore che il genitore narcisista prova è il primo passo, per un figlio, per prendersi cura del proprio dolore.

Contemporaneamente, è importante affrontare un lavoro centrato sul sé, con l’obiettivo di concedersi l’amore e l’apprezzamento necessari per sanare la propria autostima e rinsaldare la fiducia nelle proprie possibilità di azione.

Questi percorsi contribuiscono a guarire la ferita narcisistica adottando nuovi punti di vista su di sè per vedersi positivamente invece che negativamente.

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Percorsi di guarigione attraverso la psicoterapia

La gestione della ferita narcisistica può essere realizzata tramite un percorso di psicoterapia che si concentra sull'individuazione del trauma originario e sul trattamento delle sue conseguenze. 

Dopo aver identificato il trauma, il percorso terapeutico consente ai pazienti di prendere coscienza delle convinzioni disfunzionali che hanno su se stessi e di trasformarle in pensieri più funzionali. 

Obiettivi come la creazione di relazioni soddisfacenti e il rafforzamento dell'autostima sono essenziali per il processo di guarigione della ferita narcisistica. Un intervento mirato può supportare i pazienti nel gestire le emozioni negative legate al trauma e nell'acquisire competenze per affrontare il futuro con maggiore sicurezza. 

Ritrovare sé stessi: un futuro oltre il narcisismo genitoriale

È fondamentale imparare ad amarsi e trattarsi con gentilezza ed affetto, sia durante la terapia che nella vita quotidiana, in un percorso di ri-genitorializzazione. Questo implica interiorizzare un nuovo tipo di relazione genitoriale, prima con il terapeuta e poi con se stessi, attraverso un dialogo interiore accogliente e rassicurante. Tale approccio favorirà lo sviluppo di un senso di fiducia, che si rifletterà anche nei rapporti con gli altri. 

L’obiettivo finale è raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e una solidità nell'autostima, per sentirsi più forti ed equilibrati sia individualmente che nelle interazioni con gli altri. 

Bibliografia e sitografia

Un genitore narcisista può influenzare profondamente le tue emozioni, ma con l’aiuto di uno psicologo puoi comprenderne le dinamiche e ritrovare il tuo equilibrio.

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