La sindrome dell’abbandono nei bambini è una condizione psicologica che viene osservata nei bambini che sperimentano il timore costante di essere lasciati soli o abbandonati dalle figure di accudimento primarie.
Il terrore incontrollabile legato alla separazione è spesso confuso con la comune ansia da separazione, uno stato di tensione tipico e utile alla sopravvivenza (la cui insorgenza viene comunemente circoscritta intorno agli 8 mesi e ha una durata media fino ai 2 anni di età). In questo articolo esploreremo le differenze tra sindrome dell’abbandono e ansia da separazione, scoprendo i più comuni campanelli d’allarme e le modalità per fronteggiare queste delicate condizioni.
Se il tuo piccolo sta vivendo un forte stato di ansia cronico difficile da gestire, l’aiuto di un professionista con cui collaborare può essere un valido aiuto. Sebbene ogni bambino possa manifestare una certa ansia da separazione, in alcuni casi l’ansia legata all’abbandono può diventare un problema duraturo, influenzando negativamente il suo sviluppo emotivo e il suo benessere.
Ansia da Separazione e Sindrome dell’Abbandono nei Bambini: Differenze e Sintomi Principali
La sindrome dell’abbandono nei bambini e l’ansia da separazione sono due fenomeni distinti ma che possono essere confusi con facilità. Entrambe le condizioni si riferiscono alla paura esperita del bambino che prova ansia quando è lontano dalla mamma e dal papà o dalle sue figure di accudimento primarie. Tuttavia, ci sono delle differenze fondamentali da considerare.
Differenze tra Ansia da Separazione e Sindrome dell’Abbandono
È piuttosto comune osservare nei bambini espressioni di paura legate a momenti di separazione; questi comportamenti sono funzionali per la sopravvivenza dei piccoli esseri umani. La nostra specie, infatti, nei primi anni di vita, dipende totalmente dall’adulto e, secoli di evoluzione, ci hanno forgiato ad apprendere comportamenti utili a preservare la vita. A volte però quest'ansia funzionale tende a permanere oltre ed enfatizzare modalità disfunzionali che non permettono al bambino l’esplorazione, la socializzazione e lo sviluppo dell’autonomia.
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Ansia da Separazione nei Bambini: Segnali, Sintomi e Comportamenti da Osservare
Segnali da Osservare nei Bambini con Ansia da Separazione
L’ansia da separazione, quando è sana, si esprime in diversi modi: avrai potuto osservare bambini stringere fortemente la propria mamma quando questa deve allontanarsi per andare a lavoro e, nel corso della tua vita, avrai sicuramente provato un senso di tristezza davanti al pianto straziante di una bambina che veniva affidata a una nuova baby sitter. Queste manifestazioni di ansia legate al distacco fisico sono da considerare utili e funzionali fino ad una certa età e in determinate condizioni che esploreremo qui. Seppure può essere molto difficile vedere il tuo bambino o la tua bambina così turbati, devi sapere che la maggior parte di essi supera queste paure man mano nel tempo e il modo in cui vivi e reagisci a questi momenti insieme a loro sarà fondamentale per il futuro benessere della vita relazionale dei tuoi piccoli.
Quando Preoccuparsi di Ansia da Separazione o Sindrome dell’Abbandono?
L'ansia da separazione è una fase normale del processo di sviluppo umano. Il periodo che generalmente viene definito “tipico” dell’ansia da separazione inizia intorno agli 8 mesi e raggiunge un picco tra i 10 e i 18 mesi. Durante questa fase, i bambini costruiscono un sempre più profondo e forte legame con le figure di accudimento (caregiver) tendendo a sentirsi spaventati e insicuri quando sono separati da loro. Queste esperienze di paura legate alla separazione, sono un comportamento comune che si risolve gradualmente, in media, intorno ai 24 mesi. Infatti in questa età il bambino costruisce una comprensione più profonda della permanenza dell'oggetto, ossia la consapevolezza che i genitori esistono e continuano a vivere anche quando non sono visibili direttamente dal suo sguardo diretto.
Quando preoccuparsi allora? È importante capire quando quest’ansia non è più funzionale ma diviene incontrollabile, cronica e continua ad evolversi in maniera soverchiante nel corso dello sviluppo. Per alcuni bambini, l'ansia non solo persiste, ma tende ad accrescersi e diventare sempre più intensa durante gli anni scolastici. In questi casi, è possibile che si stia sviluppando un vero e proprio disturbo d'ansia da separazione. Nel disturbo d’ansia da separazione il terrore di essere lontani dai propri caregiver si estende oltremodo. Potresti pensare che per questi bambini e bambine, le paure siano eccessive o esageratamente drammatiche, ma in realtà stanno vivendo un panico travolgente e reale che non dovrebbe mai essere sottovalutato o sminuito.
Segnali di Ansia da Separazione nei Bambini: Quando Chiedere Aiuto
L’ansia da separazione viene espressa dal bambino attraverso comportamenti incontrollabili di angoscia come pianti e urla o persino esperienze di congelamento e isolamento. In questi casi è fondamentale empatizzare con il bambino e mai sminuire o ignorare le sue angosce.
I comportamenti associabili all’ansia da separazione profonda e la sindrome dell’abbandono nei bambini sono osservabili nei momenti di transizione: a casa (attraverso comportamenti di attaccamento perenne ai genitori che spesso vengono seguiti da una stanza all’altra o che quotidianamente condividono il letto con i propri bambini che cercano costate conforto) e fuori dalle mura domestiche (i bambini potrebbero rifiutare categoricamente esperienze sociali fondamentali come feste, pigiama party e attività sportive).
I segni dell’ansia da separazione nei bambini includono:
- Pianto quando i caregiver si allontanano.
- Rifiuto di separarsi dai genitori anche per brevi periodi.
- Richieste continue di vicinanza fisica (anche in casa).
- Rifiuto di andare a scuola o altre attività che causano il distacco dalle figure di accudimento.
- Rifiuto di dormire nel proprio letto da soli e incubi legati alla paura del distacco.
- Eccessiva preoccupazione per la propria sicurezza.
- Paura e riluttanza nello stare da solo/a.
- Ripetuti disturbi fisici (come mal di testa, dolori, tensione muscolare e mal di stomaco) causati dal continuo stato di tensione e stress.
Sindrome dell’abbandono nei bambini: cause e definizione
“Pertanto, proprio come gli animali di molte specie, compreso l'uomo, sono inclini a reagire con paura a movimenti improvvisi o a un netto cambiamento nel livello del suono o della luce perché ciò ha un valore di sopravvivenza, allo stesso modo molte specie, compreso l'uomo, sono inclini a reagire alla separazione da una figura potenzialmente accudente e per le stesse ragioni.”
John Bowlby (1998). “A Secure Base”, p.33
Cause della Sindrome dell’Abbandono nei Bambini
La sindrome dell’abbandono è una condizione esistenziale più complessa e profonda. In questo caso il bambino che vive questo stato di sofferenza sviluppa una paura incontrollabile, perenne ed irrazionale di essere abbandonato. Questa sindrome può derivare da molteplici cause: esperienze traumatiche, relazioni instabili con i caregiver, negligenza, vissuti di trascuratezza emotiva, distacco temporaneo dalle figure di accudimento e persino Ghosting nella vita adolescenziale e adulta.
La sindrome dell’abbandono sviluppata in tenera età può estendere le sue conseguenze a lungo termine. Le manifestazioni più comuni potrebbero essere rintracciate nella difficoltà a costruire legami emotivi sicuri o nelle esperienze di relazioni intime patologiche date dal terrore persistente di essere lasciati e abbandonati.
La paura dell’abbandono non è solo una risposta momentanea alla separazione, ma una ferita emotiva profonda. Nei bambini che soffrono di abbandono emotivo, l’angoscia non deriva solo dalla distanza fisica dai genitori, ma dal sentirsi non degni d'amore e incapaci di fidarsi delle loro figure di riferimento.
Per i bambini più grandi, l'ansia può manifestarsi anche in modo anticipatorio. Molti di loro con sindrome dell'abbandono provano profonda ansia in vista di una possibile separazione, un'ansia anticipatoria che non li fa vivere tranquilli per quell'attimo (ne durante l’atto reale della separazione né nei momenti antecedenti o postumi). Quest’ansia può esser vissuta persino in maniera più intensa di quella provata durante la separazione stessa.
Tutto questo rappresenta un rischio di grave per la qualità della vita infantile che può essere costellata da incubi e sintomi fisici: come l'abbassamento delle difese immunitarie, irrigidimento muscolare, mal di testa o mal di stomaco.
Come osserva il dott. Steingard, esperto di sviluppo infantile presso il Child mind institute spiega come i bambini con ansia da separazione possiedono un "sistema di allarme" sempre attivo che impatta il loro sano sviluppo in ogni sfera.
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Sintomi della sindrome dell’abbandono
Sintomi della Sindrome dell’Abbandono nei Bambini
I bambini che vivono la sindrome dell’abbandono possono manifestare diversi segnali di sofferenza come:
- Attaccamento eccessivo e ansia da separazione intensa: difficoltà a separarsi dai genitori o dalle figure principali della loro vita, con crisi di pianto o veri e propri vissuti di panico che appaiono difficili da alleviare.
- Comportamenti regressivi e infantili: i bambini in questi casi possono mostrare comportamenti regressivi e manifestare comportamenti infantili, come richiedere il biberon, succhiarsi il pollice o soffrire di enuresi notturna (fare la pipì a letto) in un momento in cui queste tappe dello sviluppo sono già state superate.
- Impatto sulle relazioni future: la ferita dell’abbandono ha, se non compresa e fronteggiata in tempo, un'evoluzione nella vita adulta, divenendo la base delle più note problematiche relazionali che costellano la sindrome dell’abbandono in amore in età adulta.
Quale impatto ha sulla vita infantile?
Un bambino o una bambina che vive un'intensa ansia da separazione e che si ritrova ad affrontare le criticità della sindrome dell’abbandono potrebbe esperire disagi profondi nel socializzare o avere difficoltà scolastiche, a causa degli alti livelli di stress che impattano sulle sue abilità di concentrazione in classe, ad esempio o le sue performance accademiche.
Memorizzare le informazioni condivise a scuola, comprendere affondo, rielaborare ed esprimere in maniera adeguata potrebbe essere arduo a causa dei pensieri intrusivi che continuano ad invadere le fantasie e la mente dei piccoli, generando preoccupazioni sull’incolumità della mamma e del papà, trasformandosi in un vero e proprio terrore di essere abbandonati. Molti bambini e bambine con ansia da separazione marcata raccontano di essere preoccupati che la mamma, il papà o i nonni possano morire o essere vittime di incidente.
Altre narrazioni dei bambini, legate al terrore della separazione, riguardano il timore che qualcuno della famiglia possa farsi male, o la paura di essere abbandonati. In questi casi è importante non sminuire questi sentimenti e ricordare che per questi bambini e bambine persino un piccolo ritardo di un genitore all’uscita di scuola può innescare la paura che sia accaduto qualcosa di terribile.
Tecnologia e ansia da separazione: un binomio pericoloso
Nell’epoca attuale l’attenzione degli esperti si è inoltre focalizzata sull’evoluzione dei fenomeni legati all’ansia da separazione e la sindrome abbandonica collegata all’uso dei cellulari. Secondo le ultime ricerche scientifiche la digitalizzazione ha accresciuto notevolmente le paure dei piccoli amplificandole. I bambini con ansia da separazione o che vivono i sintomi incontrollabili della sindrome di abbandono tendono a divenire ossessivi e inviare costantemente messaggi ai genitori durante il giorno, per accertarsi del loro benessere. In questi casi capita che, se non ottengono risposta immediata, i pensieri e le fantasie intrusive aumentano esponenzialmente. Questa osservazioni da parte degli esperti del settore ha una valenza persino nei casi in cui la sindrome abbandonica diventi una ferita non risolta nella vita adulta, che potrebbe portare a comportamenti ossessivi ancora più marcati (a causa dei device e dei social) enfatizzando di controllo e lo stalking nei confronti del partner o ex.
Come aiutare un bambino a superare l'ansia da separazione e affrontare la sindrome dell’abbandono?
Se i sintomi dell’ansia e della sindrome dell’abbandono persistono o interferiscono con la vita quotidiana del bambino, è consigliabile cercare l’aiuto di uno psicoterapeuta o un esperto psicologo dello sviluppo. La terapia familiare e il training genitoriale può essere particolarmente utile per migliorare la comunicazione e rafforzare i legami emotivi tra genitori e figli.
Come Supportare i Genitori di Bambini con Ansia da Separazione
Mai tralasciare il supporto genitoriale e delle figure principali che ruotano intorno alla vita del bambino. La strategia più utile e adeguata in questi casi è poter articolare un lavoro di squadra tra esperti, famiglia, scuola e, se rilevanti nella vita del bambino, persino baby sitter e coach sportivo. Una revisione degli studi condotta da Hesse e Main (2006) ha mostrato che le terapie basate sull’attaccamento sono particolarmente efficaci nel trattare le problematiche legate all’abbandono.
Affrontare la sindrome dell’abbandono e l’ansia incontrollabile legata alla separazione richiede interventi mirati che possano supportare genitori e bambini, in molti casi il supporto di un professionista è essenziale.
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Strategie per Affrontare la Sindrome dell’Abbandono nei Bambini
1. Terapia e parent training
La terapia e il supporto genitoriale sono stati dimostrati strumenti efficaci per aiutare i bambini a fronteggiare (insieme alla famiglia) la paura dell’abbandono. Questi approcci sono un ottimo aiuto per l’intero sistema familiare, l'obiettivo in questi casi è di supportare i genitori e i caregiver a comprendere nel profondo i bambini sviluppando in maniera adeguata e individualizzata le strategie più adatte per affrontare l’ansia. La ricerca scientifica è da tempo concorde nel ritenere quanto la terapia sia un valido supporto nella gestione dell’ansia da abbandono e le sindromi ad essa associate. Hudson et al. (2008) hanno mostrato, nei loro studi, come la terapia possa ridurre significativamente i sintomi di ansia da separazione nei bambini, dunque, ricercare il valido supporto di un esperto è in questi casi fondamentale.
2. Supporto familiare e routine stabili
Mantenere una routine prevedibile è fondamentale per i bambini con paura dell’abbandono ed è un ottimo aiuto per diminuire la forte ansia. La routine quotidiana, le abitudini sane e la creazione di rituali relazionali piacevoli come preparare i pasti insieme, creare una routine prima di andare a letto e integrare momenti di gioco regolari in cui si allena la separazione (come nascondino), possono fornire un senso di sicurezza e diminuire l’ansia stabilendo sani confini. La psicoterapeuta Alice Miller (1997) ha sottolineato l’importanza del supporto familiare nel promuovere lo sviluppo emotivo sano nei bambini esposti ad ansia da abbandono.
3. Esprimere e convalidare le emozioni
Permettere ai bambini di esprimere le proprie paure e ansie senza giudizio è un passo fondamentale per aiutarli a gestire le loro emozioni. Come afferma Siegel (2012), l’integrazione delle esperienze emotive all'interno di una narrativa coerente e adatta all’età del bambino) aiuta a costruire una maggiore resilienza emotiva. Se il tuo bambino o bambina ha necessità di esplorare e narrare questa paura ma è ancora difficile farlo tramite il linguaggio l’uso di disegni, immagini e pupazzi può essere assai potente.
4. Allenare l’autonomia e disinnescare la paura attraverso il gioco
L’importanza del gioco e dei momenti di condivisione giocosa divertente, profonda e costante è tra le attività più potenti che possono aiutare il bambino a superare difficili momenti come l’ansia abbandonica. Se ti stai chiedendo quale gioco possa essere perfetto per allenare l’autonomia e sconfiggere la profonda paura abbandonica sappi che il famoso “nascondino” è un ottima attività. Trasformare l’ansia da separazione in un gioco piacevole e leggero diviene una forma di padronanza per il tuo bambino. Nascondino è utile a vincere la paura dell’autonomia e della separazione. Un gioco che offre una base stabile in cui sentirsi in controllo aiutando i piccoli a dominare la paura.
Quando è importante chiedere aiuto?
Aiutare un bambino a superare la sindrome dell’abbandono e il terrore dell’ansia da separazione richiede tempo, pazienza e un intervento tempestivo. Se sospetti che tuo figlio stia vivendo ansie legate all'abbandono, è importante agire subito e cercare supporto professionale.
Se hai bisogno di aiuto o consigli su come supportare tuo figlio, trova il tuo Psicologo di Base e inizia oggi stesso il tuo percorso di training genitoriale. Non aspettare! Le tue scelte possono fare la differenza nella vita del tuo bambino.
Fonti
- Bowlby, J. (1969). Attachment and Loss: Vol. 1. Attachment. New York: Basic Books.
- Bowlby, J. (1988). A Secure Base: Parent-Child Attachment and Healthy Human Development. New York: Basic Books.
- Hudson, J. L., Rapee, R. M., Deveney, C., Schniering, C. A., Lyneham, H. J., & Bovopoulos, N. (2008). Cognitive-behavioral treatment versus an active control for children and adolescents with anxiety disorders: A randomized trial. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 48(5), 533-544. doi:10.1097/CHI.0b013e31819c2419
- Hesse, E., & Main, M. (2006). Frightened, threatening, and dissociative parental behavior in low-risk samples: Description, discussion, and interpretations. Development and Psychopathology, 18(2), 309-343. doi:10.1017/S0954579406060172
- Marici M, Clipa O, Runcan R, Pîrghie L. Is Rejection, Parental Abandonment or Neglect a Trigger for Higher Perceived Shame and Guilt in Adolescents? Healthcare (Basel). 2023 Jun 12;11(12):1724.
- Miller, A. (1997). The Drama of the Gifted Child: The Search for the True Self. New York: Basic Books.
- Shaver, P. R., & Mikulincer, M. (2007). Attachment in Adulthood: Structure, Dynamics, and Change. New York: Guilford Press.
- Siegel, D. J. (2012). The Whole-Brain Child: 12 Revolutionary Strategies to Nurture Your Child’s Developing Mind. New York: Bantam Books.
- Wojcik K.D., Cox D.W., Kealy D. Adverse childhood experiences and shame- and guilt-proneness: Examining the mediating roles of interpersonal problems in a community sample. Child Abus. Negl. 2019;98:104233. doi: 10.1016/j.chiabu.2019.104233.]






















