La Dipendenza Sessuale è una delle dipendenze comportamentali che maggiormente ha interessato la comunità scientifica, insieme ad una serie di comportamenti associati alla suddetta sfera (zoofilia, costante ricerca di nuovi partner, pornografia, masturbazione, pratiche sadomaso e tanto altro) capaci di condizionare la vita sociale, professionale e relazionale della persona qualora diventino particolarmente intrusivi.

La diffusione degli smartphone e delle nuove tecnologie ha provocato un aumento drastico dei comportamenti problematici e delle dipendenze legate alla rete.

Per non parlare di quanto i supporti per la realtà aumentata rendano l’esperienza ancora più immersiva e dissociante dalla realtà.

Quando negli anni 60’ l’industria del porno nacque, ricoprì un ruolo sorprendentemente positivo per la società dell’epoca, favorendo l’emancipazione sessuale, la sperimentazione e sfatando i falsi miti e i tabù sul piacere del corpo.

Sintomi dipendenza da pornografia

La pornografia non costituisce di per sé un problema, a meno che non si realizzino determinate condizioni che portano ad avere i sintomi caratteristici della dipendenza, ovvero:

  • Progressivo aumento della quantità di tempo dedicato alla ricerca e alla fruizione di materiale pornografico;
  • Ricercare contenuti a sfondo sessuale sempre più intensi o bizzarri;
  • Mettere in atto tentativi infruttuosi di interrompere o diminuire l’utilizzo di materiale pornografico;
  • Raggiungere l’orgasmo è l’unica modo per sciogliere la tensione, anche se per un breve periodo;
  • Emozioni quali senso di colpa, vergogna e umiliazione successivi all’orgasmo;
  • Continuare a guardare porno nonostante comprometta il contesto sociale, familiare, lavorativo e individuale;
  • Mettere in atto tentativi di dissimulare, nascondere e/o negare la dipendenza (https://www.istitutobeck.com/psicoterapia-disturbi-psicologici-terapie/le-nuove-dipendenze/dipendenza-da-pornografia).

Persone che soffrono di questo disturbo possono trascorrere anche 10 o 12 ore al giorno a guardare e ricercare materiale pornografico, con l’obiettivo non solo di procurarsi piacere attraverso la masturbazione ma anche di cambiare il proprio umore e di fuggire da una realtà inaccettabile e dall’incapacità di instaurare e curare rapporti reali.

Consumare materiale pornografico è un’attività passiva e solitaria, priva di condivisione: il piacere, infatti, nasce dalla ricerca individuale e costante di contenuti nuovi.

Diffusione del fenomeno

I maschi giovani adulti sono i più colpiti da questo disturbo, ma assistiamo ad un progressivo aumento anche nelle femmine, soprattutto di età compresa tra i 18 e i 26 anni.

Il numero di frequentatori di siti porno in Italia è di circa 7 milioni, di cui il 10% minorenni.

Il largo utilizzo di pornografia negli adolescenti è proprio uno dei fenomeni più preoccupanti, poiché ciò avviene molto prima del loro primo contatto con il sesso, costruendone così un’idea problematica e irrealistica priva di affettività e sensorialità.

È interessante notare come si presentino significative differenze sui contenuti ricercati dagli uomini e dalle donne online: mentre i primi, infatti, sono maggiormente attratti da siti a sfondo sessuale e stimoli visivi privi di emotività, le donne, al contrario, sono più concentrate sulle relazioni e trascorrono più tempo a chattare e flirtare in rete.

Chat e siti di incontri virtuali sono così diffusi da costituire oggi un problema sociale, tanto da destare preoccupazione anche in Italia. 

Pornografia e relazione di coppia

La pornografia può essere utile per la coppia se manca libido, ma un consumo massiccio sottrae energie destinate alla cura della relazione e alla riproduzione.

Nel caso in cui sia noi sia il nostro partner non riuscissimo a raggiungere gli irrealistici standard promossi dalla pornografia, si creerebbe risentimento, frustrazione e una forte diminuzione della comunicazione.

La pornodipendenza coinvolge tutti ed opera senza distinzioni: uomini e donne, con partner o senza partner, giovani e persone mature, credenti e non credenti, tutte le fasce economiche e sociali.

I partner di coppie fisse (coniugate o conviventi) più di tutti ricorrono alla pornografia come sfogo se sussistono problemi nella coppia, come un calo del desiderio e dei rapporti e carenze affettive, soprattutto perché non è richiesto investimento emotivo e soddisfa la fantasia.  

Così chi consuma porno diventa inafferrabile, rifiutando il contatto con la persona reale.

La virtualità, in questi casi, vince il confronto con la realtà concreta e i limiti che ne fanno parte, così alla coppia vengono tolte energie, impegno e iniziative in ambito sessuale, relazionale e sentimentale.

Confessare la propria Dipendenza da Pornografia crea vergogna, perché ciò significa accontentarsi di una modalità esclusivamente virtuale del sesso e, di conseguenza, dichiarare le proprie mancanze rispetto all’esplorazione del reale.

Quindi, possiamo affermare che il pornodipendente:

  • Raggiunge l’eccitamento o l’orgasmo consumando materiale pornografico e trova maggiori difficoltà con il partner reale;
  • Raggiungere l’eccitamento e l’orgasmo con il partner richiede molto tempo;
  • Durante il sesso è disinteressato;
  • Raggiunge l’orgasmo solamente ripercorrendo immagini pornografiche nella sua mente;

È più interessato alla pornografia rispetto al sesso (https://www.istitutopsicoterapie.com/dsm-5-dipendenze-da-non-sostanze-linternet-addiction-disorder/). 

Effetti positivi della pornografia

Oltre alle criticità appena espresse, la pornografia può essere un utile strumento a disposizione dell’individuo, ad esempio per esplorare le proprie preferenze, l’orientamento sessuale e tecniche sconosciute da usare con un partner.

All’interno di una terapia può essere consigliato l’utilizzo di materiale pornografico, qualora il paziente presenti disturbi o problematiche che limitano o inibiscono del tutto l’attività sessuale.

Un uso moderato offre l’opportunità di acquisire nuove prospettive, stimolare l’immaginazione sessuale, attivare l’esplorazione del proprio corpo e un’intima comunicazione con il proprio partner circa fantasie e preferenze.

Conseguenze della dipendenza

L’eccitazione creata a livello cerebrale dalla pornografia online è paragonabile a quella creata dalla cocaina e dalla metamfetamina e i sintomi di tale dipendenza colpiscono pesantemente l’individuo nella sfera fisiologica, psicologica e relazionale.

I sintomi fisiologici sono:

  • Disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione;
  • Impotenza o difficoltà nel mantenere l’erezione;
  • Eiaculazione precoce o ritardata.

Per quanto riguarda la conseguenze psicologiche consideriamo:

  • Calo dell’autostima;
  • Emozioni negative quali senso di colpa, vergogna, ansia e depressione;
  • Calo del desiderio sessuale.

Sul piano relazionale, invece, troviamo:

  • Tendenza all’isolamento;
  • Compromissione della relazione con il proprio partner e con i familiari;
  • Disinteresse verso attività che non prevedono il consumo di pornografia;

Difficoltà nel lavoro e nello studio (https://www.istitutopsicoterapie.com/dsm-5-dipendenze-da-non-sostanze-linternet-addiction-disorder/).

L’aumento degli episodi di eiaculazione precoce è dovuto alla modalità “frettolosa” con cui i pornodipendenti praticano la masturbazione, solitamente infatti la tendenza a “finire presto” condiziona il corpo a tal punto da riproporre lo stesso automatismo durante i rapporti sessuali.

Nel caso dell’eiaculazione ritardata (percepita come elemento di forte frustrazione dalle donne) accade esattamente l’opposto.

Molteplici aspetti della vita quotidiana sono pesantemente danneggiati dalla pornodipendenza, a partire dalla percezione dell’altro di cui si ottiene una visione appiattita e priva dell’aspetto umano e affettivo a vantaggio della mera speculazione sessuale.

Trattamento

La dipendenza da pornografia, rappresentando una problematica grave tanto quanto la dipendenza da ogni altra sostanza d’abuso, richiede un efficace trattamento psicoterapico.

Un simile disturbo genera vergogna e disistima in chi ne è affetto, rendendo difficile e rara la richiesta di aiuto e, di conseguenza, l’associazione da parte del soggetto tra i propri problemi sessuali e relazionali con l’abuso di materiale pornografico.

È importante che nel percorso di psicoterapia venga coinvolta anche la famiglia del paziente, con l’obiettivo di individuare gli elementi che hanno provocato l’instaurarsi di un quadro psicopatologico, ad esempio, i motivi per cui il paziente sente di volersi isolare e trovare rifugio nella pornografia nonostante gli effetti estremamente negativi sulla vita sessuale, relazionale e lavorativa.

L’obiettivo della terapia non è la totale astensione dalla pornografia (a meno che non si ritenga assolutamente necessario), piuttosto una rimodulazione (in accordo con il terapeuta) delle modalità di fruizione del contenuto e la riduzione dell’eccitazione associata all’uso di dispositivi elettronici che permettono la navigazione sui siti online di pornografia.

Sitografia 

Bibliografia

  • Ballarotto G. – Zavattini G. C. (2023), La dipendenza dai videogiochi e dalla pornografia online in adolescenza: un invito alla discussione, in «Psicologia clinica dello sviluppo», 27, 3, pp. 417 – 428;
  • Eleuteri S. – Rossi R. (2021), L’utilizzo della pornografia: diffusione, uso problematico e possibili interventi, in «Psicobiettivo: rivista quadrimestrale di psicoterapie a confronto», 41, 2, pp. 37 – 51;
  • Lambiase E. – Cantelmi T. (2005), La dipendenza da cybersesso: dall’uso ricreativo a quello patologico delle condotte sessuali online, in «Psicotech», 2, pp. 1 – 22.