Il fenomeno del burnout e dello stress lavoro-correlato
Il fenomeno del burnout e dello stress lavoro-correlato

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Il fenomeno del burnout e dello stress lavoro-correlato

La somatizzazione dello stress, gli attacchi di panico frequenti, la depressione, sono oggi realtà sempre più comuni più di quanto si pensi e che condizionano il benessere psicofisico di molti lavoratori in situazioni conflittuali. Vediamo insieme il fenomeno del burnout e dello stress lavoro correlato, sempre più frequente negli ambienti di lavoro.

Cos’è il burnout?

Il burnout è una sindrome legato allo stress provato a lavoro, da lavoro-correlato che determina un esaurimento, un logorio psicofisico ed emotivo.

Esso determina un malessere psicofisico ed emotivo, accompagnato da vissuti di demotivazione, delusione, disinteresse con evidenti ripercussioni sia sul piano lavorativo sia su quello personale e sociale.

Quali sono i sintomi del burnout?

A livello cognitivo ed emotivo si può assistere ad un graduale distacco emotivo rispetto al proprio lavoro e a ciò che concerne la propria vita; trascuratezza degli affetti e delle relazioni sociali, con la perdita di interesse nei confronti di ciò che prima appassionava; importanza eccessiva nei confronti del lavoro, con l’abitudine a parlare esclusivamente di lavoro anche al di fuori dall’orario di ufficio; demotivazione al lavoro, con scarso interesse nei confronti delle consegne da portare a termine; difficoltà di concentrazione, facile distraibilità, mancanza di lucidità, irritabilità e senso di colpa. 

Dal punto di vista comportamentale si registra una maggiore tendenza all’aggressività, all’utilizzo di fumo, alcool o droghe, una crescente mancanza di iniziativa e di entusiasmo verso ciò che si fa, un progressivo assenteismo.

A livello fisico si registra un generale peggioramento dello stato di salute con frequenti emicranie, problemi respiratori, difficoltà a dormire, inappetenza, problematiche fisiologiche, stanchezza generale, mancanza di desiderio sessuale.

Le fasi dello stress

Lo stress è diviso in tre fasi: 

  • mobilitazione dell’energia: il corpo scarica adrenalina, il cuore batte più forte, si inizia a respirare più rapidamente, si genera una azione difensiva;
  • consumo dell’energia accumulata: il corpo scarica dalle proprie risorse zuccheri e grassi accumulati, in questa fase ci si sente oppressi e stanchi;
  • esaurimento dell’energia accumulata: il bisogno di energia del nostro corpo diventerà maggiore della sua abilità a produrlo, si verificano i seguenti sintomi: isolamento, solitudine, difficoltà di concentrazione, ansia, irritabilità, sbalzi di umore, insonnia, disturbi digestivi.

Lo stress legato all’attività lavorativa si manifesta quando le richieste dell’ambiente di lavoro superano la capacità del lavoratore di affrontarle o di controllarle. 

Esso può causare esaurimento emotivo e un atteggiamento negativo nei confronti dell’ambiente di lavoro. Tali dinamiche sul lavoro si possono ripercuotere anche su altri ambiti della nostra vita, come quello familiare.  

La prevenzione

Risulta possibile prevenire il fenomeno del burnout e dello stress lavoro-correlato attraverso una valida valorizzazione del personale e con una concreta attenzione sia alla supervisione sia alla valutazione del personale, sia attraverso un’adeguata formazione dei dirigenti sia attraverso un efficace sistema informativo per la gestione di dinamiche relazionali, sia attraverso validi sistemi comunicativi all’interno delle aziende.

Può essere anche utile, in caso di stress e difficoltà nel lavoro, parlarne, sia con colleghi, sia con amici o persone fidate, sia rivolgersi a sportelli d’ascolto o a professionisti della salute mentale, quali ad esempio quelli offerti da numerosi sindacati italiani o presso studi psicologici, in cui è possibile trovare conforto e supporto sia psicologico sia giuridico. 

È molto importante, per ogni lavoratore, specialmente quelli più a rischio di burnout come le professioni d’aiuto, dedicare il proprio tempo libero per coltivare i propri interessi, le proprie passioni, relazioni affettive di qualità, stare all’aria aperta, fare attività fisica.

  • Solari L., La gestione delle risorse umane. Dalle teorie alle persone, Carocci, 2004 
  • Pagni M., La comunicazione autentica, Apogeo Milano, 2008 
Dott.ssa Giulia Rinaldi

Autrice

Dott.ssa Giulia Rinaldi

Psicologa e Psicosessuologa

Dottoressa in Psicologia con Laurea Magistrale, iscritta all'albo degli psicologi della Sardegna con il n. 3796

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