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Cosa sono gli NPC streamer?
- Psicologia e Territorio
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Nel mondo videoludico e nei giochi di ruolo la sigla npc (non playable character) sta ad indicare personaggi non giocanti o non giocabili, ovvero, personaggi non controllati dal giocatore ma da un’intelligenza artificiale o da un master che ne guida l’agire.
Concentrandoci sui videogiochi, generalmente gli Npc non hanno un ruolo preciso e determinante all’interno della narrazione, la loro funzione è piuttosto quella di riempire il paesaggio nel quale siamo immersi; sono personaggi secondari con cui il protagonista può interagire fornendo alcuni input.
Quando viene impartito un comando, ogni Npc risponde con reazioni prestabilite sempre uguali, parla e si muove in maniera stereotipata e meccanica.
Nel gergo comune si accosta una persona ad un Npc per sottolinearne l’incapacità nel prendere iniziativa, nello schierarsi o nell’esprimere la propria opinione.
Npc streamer
Gli Npc streamer sono persone reali che avviano dirette sui loro canali Tik Tok e imitano di fronte alla telecamera il comportamento degli Npc dei videogiochi: fissano la telecamera con sguardo vacuo dando inizio ad una bizzarra performance composta da azioni standardizzate, stereotipate e ripetute fino allo sfinimento, il tutto accompagnato da frasi sconnesse, decontestualizzate, senza un significato apparente o, più semplicemente, versi e strani suoni.
L’utente che segue la diretta ha la possibilità di interagire con lo streamer durante la live attraverso l’acquisto di “regali”, ovvero delle emoji (ad esempio un frutto, un fiore, un pesce) che compariranno nel flusso dei commenti della diretta. Una volta ricevuto il regalo lo streamer, sulla base del regalo ricevuto, intratterrà lo spettatore con qualche reazione estratta dal proprio repertorio.
Il meccanismo dei regali è l’elemento su cui maggiormente si basa il successo di questo trend: lo spettatore soddisfa la propria fantasia di controllo sullo streamer entrando a far parte della diretta; dall’altra parte ogni regalo inviato dall’utente, corrispondendo ad una piccola somma di denaro, rinforza positivamente l’attività dello streamer.
Tik Tok, oltre a rendere l’interazione tra utente e creator più facile ed immediata rispetto a tutte le altre piattaforme, unisce al tutto un sistema di monetizzazione tale da rendere questa attività molto redditizia per gli streamer più seguiti, dal momento che, le persone sono disposte a spendere molto denaro reale per un’interazione limitata.
Origini degli npc
“Natuecoco”, oggi conosciuta come “The Original Npc”, è la tiktoker giapponese che nel corso del
2023 ha dato il via a questo trend. Capelli grigi, orecchie da gatto e bizzarri costumi colorati compongono la formula che l’ha resa famosa tra gli utenti ed emulata da numerosi altri creator, i quali sembrano ispirarsi a lei per lo stile di conduzione della propria diretta.
Chi ha reso realmente virali le dirette a livello globale, però, è sicuramente Pinkydoll: streamer
canadese che a partire da luglio 2023 ha cominciato la sua attività in rete registrando da subito migliaia di contatti.
400mila follower in pochi mesi con un guadagno giornaliero che si aggira attorno ai 7mila dollari al giorno, questi sono i numeri conquistati da Pinkydoll in un lasso di tempo estremamente breve.
Numeri che hanno invogliato tanti a tentare la fortuna, anche nel nostro paese: Giuliana Florio è infatti la streamer italiana più conosciuta e le cui dirette hanno scatenato accese discussioni sul web.
Nonostante rappresenti un’assoluta novità, sembra che questo fenomeno virtuale abbia radici più profonde: l’atteggiamento tenuto dai creator durante le live ricorda molto il cosiddetto “bimboismo”, vocabolo con cui si indicavano all’inizio degli anni 2000 donne ingenue, poco intelligenti, molto sessualizzate e attraenti, fortemente connotate da un atteggiamento infantile e allo stesso tempo provocante.
Perché l’npc streaming ha un successo così grande?
Di possibili letture sul disagio psicologico da cui nasce questo fenomeno virtuale se ne possono formulare una gran quantità.
In primis, si potrebbe ipotizzare che influisca il crescente isolamento fisico e sociale di cui soffrono soprattutto le ultime generazioni e che spinge molti giovani e adolescenti, prede di forti sentimenti di ansia e depressione, a rifugiarsi in mondi fittizi, perlopiù virtuali.
Tale condizione impedisce lo sviluppo di adeguate abilità relazionali, di risoluzione dei problemi e di gestione dello stress, consolidandosi e rendendo insostenibile per i soggetti in questione il contatto diretto con persone reali.
Le dirette Npc, infatti, stimolano la dimensione voyeuristica negli utenti che ne restano ipnotizzati, spettatori di uno show di cui non entrano a far parte se non limitatamente all’invio di qualche regalo.
Il gioco si fa reale e, così, l’utente può provare la soddisfazione di poter controllare una persona in carne ed ossa come fosse onnipotente: l’incapacità di gestire le tipiche dinamiche appartenenti ad una relazione viene risolta attraverso lo spostamento su un piano totalmente virtuale e quindi privo di reciprocità, sguardo, scambio, dell’imprevedibilità tipica della realtà e, infine, cancella ogni eventualità di ricevere un rifiuto.
Una performance sempre uguale non lascia spazio all’improvvisazione e alla creatività ma, a coloro che ne vengono attratti, dona un’intensa scarica di piacere nel poter disporre di un essere umano apparentemente inanimato e incapace di opporsi alla volontà altrui.
La smaterializzazione, la velocizzazione e la spersonalizzazione tipica della società odierna fa sì che molti individui siano sempre meno interessati alla realtà.
Perché impegnarsi in una relazione per cui bisogna investire tempo ed energie quando con qualche clic posso avere il rapporto che desidero?
La bolla narcisistica all’interno del quale le persone si ritrovano dà loro modo di concepire l’altro come fosse un oggetto di cui disporre e della relazione come fosse un prodotto comodamente ordinabile da casa.
È opportuno ricordare che anche un altro fattore gioca un ruolo fondamentale nella genesi di questo fenomeno, ovvero, l’urgenza di visibilità.
Nella società dove il dictat è quello di mostrarsi il più possibile sulle piattaforme disponibili per poter esistere agli occhi del mondo, quale miglior modo se non quello di seguire un trend virale anche a discapito dell’effettivo contenuto?
Nei suddetti casi il timore dell’invisibilità e la rosea prospettiva di fama e guadagni facili e veloci prevalgono sulla difesa della propria immagine, invogliando gli utenti a pubblicare contenuti in cui si espongono in modo inconsueto e si rendono, più o meno consciamente, un bersaglio dell’odio della rete.
I rischi del Npc streaming
I possibili vantaggi dati dall’intraprendere un’attività come quella del Npc streaming nascondono i gravi rischi che quest’ultima comporta per la salute mentale e fisica dei soggetti coinvolti.
Il rischio più grave per gli streamer è rappresentato proprio dall’effettivo ruolo ricoperto dagli npc all’interno dei videogiochi: chi frequenta da tempo l’universo videoludico sa benissimo che nella maggior parte dei giochi gli npc, oltre a completare il paesaggio virtuale, sono pensati per essere facile preda della violenza incontrastata del personaggio protagonista a favore del divertimento del giocatore.
Tutta l’aggressività inespressa e inesprimibile nel mondo reale dalla persona comune è possibile sfogarla in quello virtuale senza subirne le conseguenze e nei modi più creativi usando qualsiasi tipo di arma, propria o impropria, a disposizione del giocatore (basti pensare a saghe di successo come Grand Theft Auto).
Fare un parallelismo con i creator risulta semplice e interpretare un personaggio privo di umanità alimenta nello spettatore della diretta la confusione con la persona, fino ad oscurarla del tutto: lo spettatore, infatti, si sente legittimato a riversare la propria rabbia e la propria insoddisfazione direttamente nei confronti dello streamer con insulti e minacce, poiché non vede un essere umano ma una bambola il cui compito è ricevere contenuti negativi.
Oltre a motivare la rabbia con l’insensatezza e la futilità del contenuto del video, non è da sottovalutare la portata degli attacchi invidiosi provenienti da coloro i quali, per esempio, non riescono ad ottenere la tanto agognata notorietà e successo in termini economici.
Npc streaming una nuova perversione?
Alla luce degli elementi a nostra disposizione, potremmo avanzare l’ipotesi secondo la quale tali comportamenti potrebbero essere annoverati tra le moderne perversioni (comportamenti anomali e inusuali per il contesto in cui viviamo) a cui la nostra società ha dato origine.
Tale considerazione è motivata sia dall’aspetto sadico dello spettatore della diretta che prova piacere nell’esercitare controllo e violenza su un altro essere umano sia nella somiglianza con una specifica tipologia di parafilia nominata “agalmatofilia”, che indica l’attrazione nei confronti di oggetti inanimati come bambole.
In molti casi è importante l'intervento di un professionista della salute mentale che possa aiutare la persona a comprendere il suo comportamento e ad approfondirne le radici.
Se dovessimo trovarci di fronte a quadri clinici simili, l’intervento terapeutico si potrebbe concentrare sull’analisi e il trattamento dei nuclei ansiosi e depressivi da cui deriva lo stato di isolamento del paziente e sui vissuti e comportamenti ad esso connesso.
Bibliografia
- Aubert N. – Haroche C. (2011), Farsi vedere. La tirannia della visibilità nella società di oggi, Giunti Editore, Firenze;
- Gallo F. (2017), Correlazione ipotizzata tra narcisismo e dipendenza da internet, in «Formazione Psichiatrica», 1 (2), pp. 7 – 23;
- Ghezzani N. (2019), Relazioni crudeli. Narcisismo, sadismo e dipendenza affettiva, Franco Angeli;
- Salvatore S. - Quarta R. - Ruggieri R. (2010), Videogiochi a contenuto violento ed aggressività. Un modello semiotico della loro relazione, in «Psicologia Scolastica», 9 (1), pp. 53 – 60.
Sitografia
- https://www.hwupgrade.it/news/web/cos-e-l-npc-streaming-e-perche-sta-diventando-virale-su-tiktok_118729.html
- https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-di-salute-mentale/parafilie-e-disturbi-parafilici/voyeurismo
- https://www.istitutopsicoterapie.com/agalmatofilia-la-statua-come-oggetto-sessuale/

Autore
Dott. Federico Balla
Psicologo
Iscrizione albo: Lazio nr. 28695
Psicologo clinico, psicoterapeuta in formazione